Sala a Tuttobari: “Mantovani e Dorval i miei preferiti. Obiettivo salvezza? All’inizio sì, poi chissà”
Cresce nel Como, arriva a Bari nel 1995 e fa il suo esordio in serie A al San Nicola contro il Napoli il 27 agosto di quello stesso anno. Il Bari per lui rappresenta tanto: è l’esordio in A, il primo gol in A, le emozioni che un giovane giocatore prova all’inizio della propria carriera. Dal Bari passa al Milan, squadra con diventa grande, con cui vive qualcosa di unico: la conquista dello scudetto sotto la guida di Zaccheroni nel 1999. Tra le altre, indossa anche le maglie di Atalanta, Sampdoria, e Udinese. Con lui abbiamo parlato della situazione attuale del Bari, di Longo e delle ambizioni della squadra. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sul campionato di serie B… “Sicuramente la serie B è un campionato molto tosto, come sempre abbastanza equilibrato. Il Bari sta facendo un buon campionato, è partito con qualche piccolo problema in avvio ma ora sta facendo molto bene. È un campionato lungo, devi essere sempre, in ogni partita, concentrato e attento perché le sfide sono dietro l’angolo”.
Riguardo il mister: “Mister Longo è un mister capace, a me piace molto perché propone un buonissimo calcio, è molto efficace. È attento alla fase difensiva, dove stanno facendo molto bene e infatti subiscono pochi gol. È un allenatore molto bravo e secondo me per la categoria è perfetto. Conosce come bisogna giocare e sa cosa la squadra deve fare”.
Sulla rosa: “Come giocatori mi ha colpito particolarmente Mantovani in difesa. E poi anche gli esterni sono molto bravi, mi piace molto Dorval, che fa anche spesso gol. E ancora Lasagna, che arriva dalla serie A con la sua esperienza e in serie B può far molto bene, secondo me potrebbe far sognare i tifosi baresi”.
Sull’obiettivo della squadra… “Gli obiettivi di inizio anno sono giustamente sempre un po’ a guardare in difetto, è sempre sbagliato partire con idee troppo alte o arrivate per poi scontrarsi con la realtà. Ha fatto bene forse la società a partire con queste dichiarazioni. Poi, cammino facendo, la voglia di fare sempre meglio arriva. Dovessero arrivare i playoff, sarebbe un gran successo e un gran risultato, come lo stesso sarebbe anche se dovesse arrivare solo la salvezza. Ricordiamo che il Bari non è partito con ambizioni eccelse, anche se, ripeto, durante l’anno si verificano delle condizioni tali da cambiare le carte in regola e si può sempre sperare di far meglio”.