TuttoBari - Valiani: "Col Cesena sarà dura, anche per Mignani. Bari? Ricordo i gol ed una partita folle. Ora mi diverto con i ragazzi"
Tra i tanti temi dell'intervista ai nostri microfoni a Francesco Valiani, trova spazio la stima ed amicizia dell'ex calciatore nei confronti di Michele Mignani, prossimo avversario del Bari con il suo Cesena:
"Michele è per me un pezzo di cuore, come Bari. È una persona con cui condivido tanta amicizia. Non sarà una partita normale per lui, perché ciò che ha vissuto a Bari da allenatore non lo ha vissuto da nessuna parte. È l'esperienza più forte mai provata, nonostante il dolore per la finale. Non sarà semplice per il Bari affrontare Mignani, che nonostante ripeto la promozione mancata, ha trasmesso emozioni. E la piazza ha riconosciuto la sua purezza e grande correttezza che ha avuto in qualsiasi momento".
Su eventuali rimpianti nella sua carriera, rivela: "Non ho grandissimi rimpianti. L'unico che forse ho, ma a posteriori è molto più facile, è aver lasciato il Parma ottavo in classifica per andare a Siena. Comunque l'allenatore mi voleva e c'erano tante cose in ballo, però in una settimana abbiamo avuto tante squalifiche e penalizzazioni causa caos calcio scommesse, oltre che il patatrac Monte Paschi. Ero affermato in Serie A e mi sono ritrovato retrocesso in B non più tanto giovane. Mi sarebbe piaciuto proseguire in A, ma a 34 anni mi rendo conto che non è semplice ritornarvi. Ero convinto della scelta del Siena, ma mi spiace essermi trovato in certe dinamiche che non ti coinvolgono direttamente. Poi mi sarebbe piaciuto mettere nella mia carriera un'esprienza all'estero ed una coppa europea".
Nitidi, invece, i ricordi in biancorosso: "Il primo gol, fatto contro il Lanciano, ogni tanto me lo riguardo perché è bellissimo. Per importanza, il gol nel 2-1 contro la Salernitana, nel giorno del gemellaggio fu anch'ello memorabile. Peccato per quella partita folle di playoff contro il Novara che difficilmente mi toglierò dalla testa. Il destino ha voluto quello, ma secondo me avessimo vinto, sarebbero stati cavoli amari per tutti".
Molto chiare anche le idee sul suo presente e futuro da allenatore: "Non mi sono messo una scaletta. Qui ho trovato una società altamente attenta ai ragazzi e la loro crescita. Questo mi ha convinto a rientrare nel mondo Genoa e voglio rimanervi, senza fretta di allenare i grandi. Stare con l'Under 16 mi dà grandi soddisfazioni".