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Joao Paulo: “Bari è la mia seconda casa. L'infortunio? Lanna mi chiamò ma non gli parlai”
ieri alle 23:00Gli ex
di Cosimo Mirizzi
per Tuttobari.com

Joao Paulo: “Bari è la mia seconda casa. L'infortunio? Lanna mi chiamò ma non gli parlai”

Joao Paulo, ex attaccante dei biancorossi nel periodo 1989-1994, è stato intervistato da RadioBari. Tanta emozione per lui e molti aneddoti sul suo passato nei galletti.

Si è vista subito l’emozione nelle sue parole: “Non vengo da 10 anni a Bari. L’affetto che ricevo mi emoziona. È difficile anche parlare. La città è nel mio cuore. È la mia seconda casa”.

Sul momento più importante in maglia Bari: “Il momento più importante per me è il primo gol con la Roma. Non sapevo se fossi all’altezza di uno stadio così importante. Per voi è stata la doppietta al Milan che salvò la squadra. Anche quella la porto nel cuore”.

Un commento anche sulle sue caratteristiche: “Avevo un buon dribbling. Potevo andare a destra e sinistra e i difensori erano in difficoltà. Ero velocissimo”.

Divertente l’aneddoto su un vecchio Samp-Bari: “Seconda partita con la maglia del Bari. Eravamo a Genoa contro la Sampdoria. Pioveva tantissimo. Il mister mi toglie all’intervallo. Ero arrabbiatissimo. Volevo andare via e tornare in Brasile. Ma Pietro (Maiellaro), Giovanni (Loseto) e Terracenere mi hanno abbracciato e mi hanno convinto a restare”.

Il brasiliano ricorda anche l’affetto dei baresi nel momento più buio: “Quando giocavo non pensavo di essere così amato ma quando mi sono fatto male la gente mi ha sempre sostenuto. Lanna mi chiamò in ospedale. Rispose mia moglie e non me lo passò”.

Sul suo idolo e sui giocatori più forti affrontati: “Il mio idolo era Edu. MI piaceva tantissimo. Ora ci sono meno talenti. Il mio preferito è Vinicius Jr. Quando giocavo i più forti  da affrontare erano Baresi e Maldini”.

Joao ha anche raccontato la sua seconda vita post-calcio:  “Ora lavoro con i giovani. Si può migliorare la tecnica. Si nasce Joao Paulo ma lo si può anche diventare”.