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Insulti razzisti a Dorval, la Reggiana: "Ferma condanna per ogni tipo di discriminazione"
Dopo le polemiche seguite agli insulti di stampo razzista rivolti da una parte della tifoseria all'esterno del Bari Medhi Dorval nel corso dell'ultima gara di campionato, che sono costato diecimila euro di multa, la Reggiana ha preso posizione con un comunicato a riguardo di quanto avvenuto condannando ogni forma di discriminazione e sottolineando come si sia trattato di una prima volta che si spera non abbia seguito. Questa la nota della società emiliana:
"AC Reggiana in relazione al CU 116 pubblicato dalla LNP Serie B in data 14 gennaio 2024 che evidenzia e sanziona l’episodio avvenuto al 39° minuto del primo tempo della partita Reggiana – Bari dove qualche unità ha proferito “espressioni discriminatorie rivolte ad un calciatore della squadra avversaria” che hanno “costretto l’Arbitro a sospendere la gara per alcuni minuti”, ribadisce la ferma e assoluta condanna all’episodio e a qualsiasi manifestazione discriminatoria che comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica.
Nella tradizione della Società granata non ci sono precedenti che riguardino sanzioni di questa natura ed, anzi, il Club si è sempre impegnato e distinto in azioni concrete sul territorio per favorire qualsiasi forma di tolleranza, rispetto della diversità e inclusione, come più volte riconosciuto con apprezzamenti pubblici dalle Istituzioni Civili e Sportive, nazionali e internazionali".
"AC Reggiana in relazione al CU 116 pubblicato dalla LNP Serie B in data 14 gennaio 2024 che evidenzia e sanziona l’episodio avvenuto al 39° minuto del primo tempo della partita Reggiana – Bari dove qualche unità ha proferito “espressioni discriminatorie rivolte ad un calciatore della squadra avversaria” che hanno “costretto l’Arbitro a sospendere la gara per alcuni minuti”, ribadisce la ferma e assoluta condanna all’episodio e a qualsiasi manifestazione discriminatoria che comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica.
Nella tradizione della Società granata non ci sono precedenti che riguardino sanzioni di questa natura ed, anzi, il Club si è sempre impegnato e distinto in azioni concrete sul territorio per favorire qualsiasi forma di tolleranza, rispetto della diversità e inclusione, come più volte riconosciuto con apprezzamenti pubblici dalle Istituzioni Civili e Sportive, nazionali e internazionali".
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