
Insulti razzisti, Dorval e Vazquez già sentiti in procura: l'argentino rischia una lunga squalifica
Come riporta l'ANSA, oggi sono stati sentiti in procura Mehdi Dorval e Franco Vazquez, dopo l'increscioso episodio di ieri pomeriggio. Domani ci sarà l'esito dell'indagine. L'attaccante della Cremonese rischia sino a dieci giornate di squalifica, che vorrebbe dire ritorno in campo per le ultime due giornate di campionato.
La Cremonese ieri ha respinto al mittente le accuse: "Abbiamo parlato col ragazzo che ha negato nel modo più assoluto di aver rivolto offese razziste al calciatore del Bari. Per noi il discorso finisce qui", le parole del dg Paolo Armenia.
Il Bari ha invece ribadito la propria posizione con una nota ufficiale: "Speravamo, in tutta onestà, di non dover tornare più su un tema simile. Speravamo di non doverlo fare, perché come ha giustamente detto mister Longo in campo a fine gara: «nel 2025 non può andare bene». E invece siamo qui, ancora una volta, accanto al nostro Mehdi Dorval e a chiunque sul lavoro e nella sua quotidianità si trovi a dover subire (ancora) insulti razzisti", si legge.
Il post poi prosegue: "Siamo qui, ancora una volta, a ricordare (e a ricordarci) che lo sport non ha nulla a che vedere con il razzismo e con qualsiasi tipo di insulto che lede la dignità del singolo individuo o di una comunità. Siamo qui, ancora una volta, a ricordare che questi comportamenti sono intollerabili, sempre. E lo sono ancora di più quando arrivano dagli adulti e da atleti professionisti che dovrebbero essere un esempio non solo sportivo, ma anche e soprattutto umano per i più giovani".
La Cremonese ieri ha respinto al mittente le accuse: "Abbiamo parlato col ragazzo che ha negato nel modo più assoluto di aver rivolto offese razziste al calciatore del Bari. Per noi il discorso finisce qui", le parole del dg Paolo Armenia.
Il Bari ha invece ribadito la propria posizione con una nota ufficiale: "Speravamo, in tutta onestà, di non dover tornare più su un tema simile. Speravamo di non doverlo fare, perché come ha giustamente detto mister Longo in campo a fine gara: «nel 2025 non può andare bene». E invece siamo qui, ancora una volta, accanto al nostro Mehdi Dorval e a chiunque sul lavoro e nella sua quotidianità si trovi a dover subire (ancora) insulti razzisti", si legge.
Il post poi prosegue: "Siamo qui, ancora una volta, a ricordare (e a ricordarci) che lo sport non ha nulla a che vedere con il razzismo e con qualsiasi tipo di insulto che lede la dignità del singolo individuo o di una comunità. Siamo qui, ancora una volta, a ricordare che questi comportamenti sono intollerabili, sempre. E lo sono ancora di più quando arrivano dagli adulti e da atleti professionisti che dovrebbero essere un esempio non solo sportivo, ma anche e soprattutto umano per i più giovani".
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