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Venezia ko a Brescia in Coppa Italia, Di Francesco: "Lezione che serve per crescere"
Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta per 3-1 sul campo del Brescia che ha sancito l'eliminazione dei lagunari ai trentaduesimi di Coppa Italia.
Preoccupato dopo questa sconfitta? Cos'è successo nella ripresa dopo il discreto primo tempo?
“Più che preoccupato è una lezione, che serve per la crescita della squadra. Nel primo tempo per quello che si era visto e con le opportunità create… che poi conta relativamente se non concretizzi. Il secondo tempo il gol preso subito ci ha tagliato le gambe, abbiamo avuto una pessima lettura sul calcio d’inizio, non sono quasi riuscito a vederlo perché mi stavo sedendo. Sono situazioni su cui lavorare, ci sono state cose positive, meno in difesa, dove a volte abbiamo perso compattezza. Abbiamo lavorato veramente tanto in questo periodo, avendo giocatori di struttura ci abbiamo messo un po’ a entrare in ritmo, abbiamo subito tre, quattro occasioni e loro sono stati bravi a concretizzare, noi meno bravi perché siamo stati poco lucidi. Condivido che nel primo tempo siamo stati bravi perché abbiamo tenuto il dominio del gioco, nella ripresa non è stata la stessa cosa”.
Cosa c'è dietro le scelte di Sagrado ed El Haddadi?
“Sagrado è un ragazzo importante, su cui la società ha investito, è un ragazzo con qualità, ha fatto un ottimo primo tempo. Nella ripresa è andato a scendere, ma visto che domenica non ci sarà Candela credo sia stato giusto dargli minuti, fargli capire cosa vuole la squadra. Dal mio punto di vista si è disimpegnato bene. El Haddad non avendo giocatori d’esperienza per cambiare la partita sulla trequarti ho pensato a lui, si è mosso bene, è ragazzo con potenzialità, deve fare anche lui un percorso e anche attraverso queste partite può migliorare le sue qualità”.
Preoccupato dopo questa sconfitta? Cos'è successo nella ripresa dopo il discreto primo tempo?
“Più che preoccupato è una lezione, che serve per la crescita della squadra. Nel primo tempo per quello che si era visto e con le opportunità create… che poi conta relativamente se non concretizzi. Il secondo tempo il gol preso subito ci ha tagliato le gambe, abbiamo avuto una pessima lettura sul calcio d’inizio, non sono quasi riuscito a vederlo perché mi stavo sedendo. Sono situazioni su cui lavorare, ci sono state cose positive, meno in difesa, dove a volte abbiamo perso compattezza. Abbiamo lavorato veramente tanto in questo periodo, avendo giocatori di struttura ci abbiamo messo un po’ a entrare in ritmo, abbiamo subito tre, quattro occasioni e loro sono stati bravi a concretizzare, noi meno bravi perché siamo stati poco lucidi. Condivido che nel primo tempo siamo stati bravi perché abbiamo tenuto il dominio del gioco, nella ripresa non è stata la stessa cosa”.
Cosa c'è dietro le scelte di Sagrado ed El Haddadi?
“Sagrado è un ragazzo importante, su cui la società ha investito, è un ragazzo con qualità, ha fatto un ottimo primo tempo. Nella ripresa è andato a scendere, ma visto che domenica non ci sarà Candela credo sia stato giusto dargli minuti, fargli capire cosa vuole la squadra. Dal mio punto di vista si è disimpegnato bene. El Haddad non avendo giocatori d’esperienza per cambiare la partita sulla trequarti ho pensato a lui, si è mosso bene, è ragazzo con potenzialità, deve fare anche lui un percorso e anche attraverso queste partite può migliorare le sue qualità”.
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