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Milazzo, Cannistrà mette in vendita la società

Milazzo, Cannistrà mette in vendita la società
martedì 1 giugno 2010, 22:30Calcio in pillole
di Francesco Rossi
fonte messinasportiva

Ancora un colpo di scena in casa Milazzo. Il presidente Pietro Cannistrà ha deciso infatti di mettere in vendita la società. A pesare l'incompatibilità tra la sua professione (è concessionario di un'agenzia di scommesse sportive, ndr) e la carica di presidente di una squadra professionistica, pena la revoca della licenza da parte dei Monopoli di Stato. Per via delle severe normative l'attuale massimo dirigente non potrà mantenere nemmeno una piccola quota di minoranza: non potrà in pratica avere più alcun legame diretto o indiretto con il Milazzo Calcio, che peraltro cambierà ragione sociale dal momento che dopo il salto di categoria non sarà più una "SSD" (una società sportiva dilettantistica) ma si trasformerà in una Srl.

Uno studio commercialistico che ha sede proprio nel centro mamertino, collegato all'avvocato Francesco Ruvolo, dovrà reperire eventuali acquirenti, anche per non disperdere il patrimonio della Lega Pro appena conquistato grazie alle tre promozioni consecutive centrate nella gestione Cannistrà, con l'ausilio del direttore generale Benedetto Bottari, che domenica scorsa aveva rassegnato le proprie dimissioni. Consapevole probabilmente che dopo l'eventuale passaggio di consegne al vertice della società le sue strade e quelle del Milazzo si sarebbero comunque separate.

Considerata la campagna elettorale ancora in corso è attesa una presa di posizione dei due candidati a sindaco Lorenzo Italiano e Carmelo Pino, che dopo il voto di ieri si sfideranno nel decisivo ballottaggio. Inevitabilmente anche la "patata bollente" rappresentata dal futuro del calcio cittadino entrerà di forza nelle loro agende.

L'auspicio manifestato da Cannistrà è ovviamente che i suoi eventuali successori non trasferiscano il titolo professionistico appena conquistato lontano da Milazzo. L'appassionata tifoseria rossoblù non è disposta infatti a tollerare alcun "furto" dopo la gioia immensa delle ultime settimane e le delusioni cocenti degli anni passati già metabolizzate con difficoltà. La palla passa adesso all'advisor. Nella speranza che abbia più fortuna di quello che in passato non reperì alcun potenziale compratore per il FC Messina messo in vendita dalla famiglia Franza.