Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B baribresciacarraresecatanzarocesenacittadellacosenzacremonesefrosinonejuve stabiamantovamodenapalermopisareggianasalernitanasampdoriasassuolospeziasudtirol

Verona, quando difendersi non basta più

Verona, quando difendersi non basta più
mercoledì 2 giugno 2010, 12:36Calcio in pillole
di Francesco Rossi
fonte larena

«Vava», adesso inventa qualcosa. L'imperativo per il navigato condottiero dell'Hellas è d'obbligo. Con il Pescara non sarà sufficiente soltanto difendersi per poi ripartire, bisognerà attaccare per vincere almeno una gara.

A parità di risultati nelle due sfide conterà la classifica e quella purtroppo pende dalla parte degli abruzzesi.

A campi invertiti basterebbe ottenere gli stessi risultati conquistati con il Rimini, ma la squadra di Di Francesco è davvero un'altra cosa rispetto ai volenterosi romagnoli.

In campionato i gialloblù sono riusciti in entrambe le occasioni a fermare sullo zero a zero il Pescara.Erano periodi diversi.In quelle gare però si ebbe chiara la sensazione che la squadra di patron De Cecco, costruita a suon di milioni, come del resto l'Hellas, avesse un grande potenziale offensivo. Ci volle la miglior difesa gialloblù per contenere Ganci e compagni. Già in quelle partite la squadra di Remondina palesò più di una difficoltà in zona offensiva. I play-off però sono un'altra cosa. Sono gare secche nelle quali contano le panchine, intese non soltanto come forze fresche in campo.

Giovanni Vavassori dovrà dimostrare le sue qualità di mago, che poi sono sempre quelle per gli allenatori vecchio stampo.Sgomberare la mente dei giocatori, convincerli delle lore capacità e soprattutto prevedere le mosse degli altri.

Al resto ci penseranno come sempre gli episodi perché a quelli si sta appellando il tecnico gialloblù. Gli allenamenti a porte chiuse, il «mezzo» silenzio stampa, il cambio di lavoro atletico. Alcune delle condizioni dettate da Vavassori per cercare l'impresa.

Il Rimini aveva più spinta del Verona eppure la squadra scaligera ha sputo soffrire e regalarsi l'ennesima «finale» per risalire nel purgatorio del calcio italiano.

Le fiamme dell'Inferno erano salite nuovamente dopo il ko col Portogruaro, il «Vava» le ha parzialmente domate.

Adesso la prova del fuoco col Pescara. Il tecnico dovrà dimostrare di essere qualcosa in più di un semplice pompiere. A gettar acqua son tutti capaci, a domare ed indirizzare le fiamme non molti.Provaci ancora «Vava», provaci!