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Verso la Finale2- Verona non rimane che l'attacco

Verso la Finale2- Verona non rimane che l'attaccoTuttoB.com
© foto di Tommaso Sabino
mercoledì 9 giugno 2010, 10:09Calcio in pillole
di Francesco Rossi
fonte larena

 L'espulsione in occasione del rigore complica la missione dei gialloblù nella finale di ritorno

Fuori Pugliese per squalifica, Vavassori sarà costretto a ridisegnare il reparto Con tre soluzioni a disposizione...

Tutti all'attacco. Il Verona per stappare lo spumante dovrà attaccare, segnare e vincere domenica prossima in Abruzzo. Il Pescara, invece, potrà permettersi il lusso di aspettare. E volare tra i cadetti anche pareggiando la sfida dell'Adriatico. Dovrà allora essere una partita d'assalto per l'Hellas. Ancora vivo. E sicuramente arrabbiato per quel rigore assegnato da Baratta, che ha visto Gepi Pugliese sfortunato protagonista. E il punto è proprio questo. Domenica prossima il difensore non potrà essere della partita, perché espulso domenica quando la palla dopo avergli colpito il petto gli è scivolata sulla mano.

Vavassori aveva stupito tutti con il suo schieramento a tre in difesa. Il Verona si era ulteriormente coperto innestando Garzon a destra e proprio Pugliese a sinistra. Bella idea quella del tecnico di Arcene. Azzeccata a giudicare da quello visto in campo nei primi 45' di gioco.

Adesso nel bunker di Sandrà il Vava cercherà probabilmente di sorprendere ancora l'avversario. Certo, l'Hellas più che a coprirsi, dovrà pensare ad attaccare. Ma è altrettanto vero che in caso di parità al termine dei 90' regolamentari, i gialloblù avranno a disposizione un'altra mezz'ora di gioco per scardinare la difesa abruzzese.

E quindi Vavassori potrebbe scegliere di giocarsi tutte le carte migliori facendo uso di grande pazienza. Restano gli interrogativi sul reparto arretrato. Come si schiererà il Verona a Pescara: linea a cinque o scelta dei quattro?

I TRE DELL'AVE MARIA. Andate a rivedervi l'azione che ha generato l'azione del rigore assegnato al Pescara. Il Verona si è trovato temporaneamente in inferiorità numerica perché Anselmi era fuori dal campo per farsi curare dopo uno scontro di gioco. Il meccanismo è saltato e Ganci si è trovato libero di battere a rete. Fino a quel punto, però, la retroguardia veronese aveva retto molto bene.

I tre centrali Cangi, Ceccarelli e Anselmi avevano concesso un solo tiro, tra l'altro dalla distanza, a Dettori. E nient'altro. Garzon a destra e Pugliese a sinistra, abbassati sulla linea dei tre centrali avevano poi svolto il doppio compito (tampona e riparti) con grande attenzione. Solo un episodio sfortunato, dunque, ha costretto Vavassori a cambiare le carte in tavola. Espulso Pugliese, infatti, è entrato Campagna. Naturale e logico. Ma è proprio nella fase di riassestamento del reparto difensivo che è arrivato dalla fascia sinistra il crosso di Gessa per lo stacco vincente di Sansovini. Poi il Verona si è subito ricompattato. E non fosse stato per quell'episodio.

LE TRE IPOTESI. Magari il Vava stupirà ancora proponendo qualcosa di inedito a Pescara. A oggi, però, sembrano essere tre le possibili scelte difensive. La prima: difesa a tre, con due esterni difensivi: Ceccarelli, Cangi e Anselmi centrali con Garzon piazzato a destra e Campagna a sinistra. La seconda: difesa a quattro con Ceccarelli ed Anselmi centrali, Campagna a destra e Cangi a sinistra. La terza scelta prevede il pieno recupero di Comazzi. E qui giocherebbero come centrali Comazzi, Ceccarelli ed Anselmi con Cangi a destra e Campagna a sinistra. Senza dimenticare un possibile innesto di Garzon sulla linea difensiva. Le varianti, quindi, non mancano. E il fatto di dover vincere a tutti i costi potrebbe indurre poi Vavassori a d azzardare qualche mossa a sorpresa. Di sicuro resterà a guardare Pugliese. Di sicuro il Verona se la giocherà con il cuore. E forse il pensiero di Beppe Russo esternato a fine gara oggi rappresenta perfetta sintesi dello spirito Hellas: «Questo Verona non finisce mai. Nemmeno quando ci danno per morti sepolti. E a Pescara ce la giocheremo alla pari».