In caso di esonero di Mignani ci sono in pole due profili molto diversi
Dopo la sconfitta di Carrara le strade tra il Cesena e Michele Mignani si potrebbero separare. La maggioranza dei soci americani legati a Mike Melby sarebbe alla ricerca di una alternativa al tecnico ex Bari: la mancanza di risposta da parte della squadra rispetto al momento difficile più che il risultato sarebbero alla base di questa decisione. Però prima servono garanzie dall’eventuale nuovo tecnico.
A tal proposito i nomi che si fanno sono quelli di Alberto Aquilani e del ravennate Davide Ballardini.
Aquilani, dopo la risoluzione del contratto in estate con il Pisa - a seguito di una stagione deludente -, sarebbe già pronto per trasferirsi in riva al Savio e provare a fare la rivoluzione in bianconero: l’ex Fiorentina sarebbe già stato sondato in maniera informale dopo la trasferta di Castellammare di Stabia.
Ballardini sarebbe molto gradito ad Artico, ma ha sempre trovato ‘ostica’ la panchina bianconera: nel 2007 Giorgio Lugaresi gli preferì Massimo Gadda, nel 2014 doveva sostituire a dicembre Bisoli, ma ad un’ora dalla firma cambiò idea - leggenda vuole fosse già sulla E45 quando ebbe il ripensamento -, e arrivò Mimmo Di Carlo. Ballardini viene dalla mancata salvezza del Sassuolo in A dopo averla presa terzultima da Bigica ed è alla ricerca di rilancio: sicuramente è un nome caldo anche per la panchina del Palermo - meta a lui graditissima - in caso venga esonerato Dionisi.
Il tema che tiene banco e frena da mosse repentine è che Mignani è forte di un biennale, unica condizione posta dal tecnico per venire a Cesena con la squadra praticamente già fatta dopo il gran rifiuto di D’Aversa: il consiglio di amministrazione bianconero si riunirà a breve per decidere. Questa riunione era già stata calendarizzata dopo la sconfitta con la Juve Stabia.