Silvestri non le manda a dire al Cesena: "Su di me, tante cazzate. Una chance in B la meritavo"

È attualmente in forza al Trapani, con il quale sogna in grande nonostante una partenza fatta di alti e bassi da parte dei granata ("Voglio vincere un altro campionato di Serie C"), ma il difensore Luigi Silvestri non le ha mandate a dire al Cesena, dopo una turbolenta separazione che ha fatto molto discutere: "Il passato non si può cancellare all’improvviso, con un colpo di spugna - ha detto ai microfoni di tuttocesena.it -. Cesena era, è tuttora e resterà per sempre nel mio cuore. Seguo spesso il Cesena in tv, continuo a essere il primo tifoso dei bianconeri. E sono davvero molto contento del fatto che la squadra sia riuscita a confezionare un ottimo avvio di stagione. Ma non avevo dubbi su questo: lo zoccolo duro del Cesena è quello dell’ultima promozione. Adesso che mister Mignani ha sistemato qualche problemino di dietro, direi che può puntare tranquillamente ai playoff".

Andando al suo addio: "Su questo argomento, in questi ultimi mesi, ne ho sentite tante di cazzate. E qualcuno, a Cesena, su queste cazzate ci ha marciato sopra. Affibbiandomi l’etichetta di difensore da C. Perché in carriera non ho mai fatto la B? Semplicemente perché, quando ero un giovane di prospettiva, il sottoscritto aveva dei grossi limiti mentali e caratteriali. Poi però col tempo, diciamo dai 26 anni in su, sono cresciuto. Sono maturato. Ho colmato le mie lacune. L’allontanamento di Toscano è stato decisivo per il mio divorzio, ma credo comunque che, al di là di tutto, per quello che ho dimostrato sul campo e per il mio proverbiale attaccamento alla maglia, una chance in Serie B l’avrei meritata".

E conclude poi: "Chi dice che Silvestri non ha i centimetri giusti per fare la B mente sapendo di mentire. Silvestri, come d’altronde De Rose, non è stato confermato a Cesena mica per questioni tecniche, di statura o anagrafiche. Ma ‘solo’ per questioni prettamente personali…".