Cittadella, Marchetti: "Ravasio? Trattativa complicatissima, un calvario, ma si è conclusa bene. Col Sassuolo abbiamo visto i due volti di quella che potrebbe essere la nostra stagione"
«Ravasio? È un giocatore che ho inseguito da tanto tempo, è stata una trattativa complicatissima: si è conclusa bene, ma è stata un calvario. La cosa più importante è aver completato la rosa in tutti i reparti prima dell’inizio del campionato, è quanto speravo: con l’arrivo di Ravasio ho concluso l’opera. Oggi abbiamo tantissime soluzioni, sia davanti che a centrocampo. La sfida persa in Coppa con il Sassuolo? Non abbiamo fatto tanto, i meccanismi vanno oliati perché certi giocatori sono da noi da poco tempo: siamo un po’ indietro con il lavoro per i contrattempi che ci sono stati, vanno messi in conto e non sono preventivabili, ma il cammino è lungo e miglioreremo. Qualcosa col Sassuolo mi ha fatto arrabbiare: i due gol, ad esempio, erano evitabili, e quando hai la possibilità di far male all’avversario, bisogna affondare il colpo, invece siamo stati troppo timidi. Nel primo tempo quando siamo stati organizzati e aggressivi abbiamo messo in difficoltà il Sassuolo, quando ci siamo disuniti invece è emersa la grandissima qualità dei loro giocatori, che era stata mascherata quando il Cittadella aveva fatto quanto doveva. Questo è il grandissimo insegnamento avuto dal turno di Coppa Italia: il Cittadella visto tatticamente nel primo tempo riuscirà a mettere in difficoltà tante squadre, altrimenti ci aspetta un campionato difficile. Venerdì abbiamo visto i due volti di quello che potrebbe essere la nostra stagione: bellissima se riusciremo a fare quanto sappiamo, sofferta se perderemo la nostra identità, se ci allunghiamo come successo al Mapei Stadium». Così, dalle colonne de Il Gazzettino, Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella.