Il Gazzettino - Il Cittadella apre le danze: i granata affrontano la Salernitana
Ci siamo. Stasera si alzerà il sipario sulla Serie B del Cittadella, impegnato alle 20.30 all'Arechi di Salerno. I granata ovviamente in questo periodo dell'anno non saranno al top della condizione, e l'allenatore Gorini dovrà per forza di cose rinunciare a qualche elemento importante della rosa - D'Alessio, Negro, Pandolfi e Tronchin non sono stati convocati - ma il Cittadella è pronto a dare battaglia, forte di una tradizione favorevole alla "prima" di campionato: nelle ultime otto stagioni il Cittadella ha vinto la gara di esordio sette volte, l'unica eccezione risale al torneo 2019/20 con la sconfitta interna con lo Spezia.
APPROCCIO FONDAMENTALE
Numeri confortanti e di buon auspicio, ma le tradizioni non regalano i punti: «Mi aspetto una partita difficile perché affronteremo una squadra retrocessa, anche se in questo momento deve fare i conti con qualche problema legato al mercato. Resta comunque un'avversaria che può contare su calciatori di qualità, soprattutto davanti. La differenza la farà il nostro atteggiamento: se fai prendere entusiasmo alla Salernitana si mette dura, se invece riusciremo a enfatizzare le loro difficoltà con il nostro gioco, magari il pubblico inizia a rumoreggiare e il confronto potrebbe incanalarsi in una certa maniera. Ecco perché dico che sarà fondamentale il nostro approccio», ha detto il tecnico granata alla vigilia della partita. Gorini al ritorno in pianura dopo il ritiro di Lavarone aveva affermato che il Cittadella era in ritardo sotto il profilo tattico, da allora sono trascorsi 15 giorni: «La squadra sta abbastanza bene, è reduce da una buona settimana di lavoro, nonostante il caldo. Ci siamo focalizzati di più sulla fase offensiva, che era un po' attardata rispetto al resto. Anche dal punto di vista fisico siamo cresciuti, mi aspetto una partita migliore rispetto a quella di una settimana fa, a Reggio Emilia contro il Sassuolo».
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CRESCERE ANCORA
Contro la Salernitana l'allenatore vuole un passo in avanti rispetto alla settimana precedente: «Dobbiamo crescere nelle nostre peculiarità, che sono quelle dette in precedenza: ritmo, intensità, quadratura in campo. Quanto fatto a Reggio Emilia non basta, sappiamo che appena cali un attimo gli altri ti possono mettere in difficoltà. Ecco perché in questo momento i cambi diventano fondamentali: tutti devono sentirsi coinvolti».
Gorini ammette di avere qualche dubbio sulla formazione iniziale: «Ce li ho anche perché ci sono stati contrattempi, Negro per esempio non ci sarà. C'è qualcosa da decidere in ogni reparto, lo farò anche guardando l'avversaria e nell'ottica della migliore gestione possibile della partita, dei cambi durante i novanta minuti. Quando si abbassano i ritmi potrebbero esserci soluzioni più indicate. Ci penserò» [...].