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Under 20, Corradi: "Contro l'Inghilterra voglio aggressività. Abbiamo obiettivi diversi"
La Nazionale Under 20 azzurra torna in campo per il secondo impegno casalingo dell'Elite League e lo fa allo stadio 'Benito Stirpe' di Frosinone. "I ragazzi sentono molto forte il senso di responsabilità di portare in giro la maglia della Nazionale, e credo sia una cosa bellissima - le parole del commissario tecnico Bernardo Corradi raccolte da FIGC.it -. E' giusto che la Federazione faccia questo tipo di accordi perché la Nazionale è un patrimonio di tutti ed è bello portarla in giro per tutta l'Italia".
Sul cammino: "L'Inghilterra è una di quelle squadre che fa i risultati, che ha un gioco importante, quindi per noi è un motivo di orgoglio disputare una partita del genere qua, in uno stadio bellissimo e di cui anche i ragazzi si sono resi conto. Ci farebbe piacere avere un po' di pubblico a vederci e speriamo di fare una buona gara. Abbiamo studiato l'Inghilterra: è una squadra fisica, molto veloce. Noi invece siamo stati abituati finora a tenere il dominio del gioco. Per questo cercheremo di essere aggressivi per rubare il pallone. Rispetto a loro abbiamo obiettivi completamente diversi: le altre nazionali lavorano in funzione dell'Under 21, noi siamo l'unica dell'Elite League che ha accesso al Mondiale. Anche se è stato posticipato di qualche mese (si giocherà tra settembre e ottobre 2025, ndr), il compito resta quello di prepararci per il Mondiale, anche sperimentando nuove soluzioni e allargando il gruppo. Essendo una competizione FIFA ma non in data FIFA, l'incognita di sapere se avremo tutti a disposizione c'è. Quindi più giocatori conosciamo e meglio è".
In campo giocatori con poco spazio con le rispettive prime squadre: "Chi ha presenze e possibilità di allenarsi con le prime squadre ha un livello di attenzione e di preparazione anche di approccio all'allenamento e alla gara che è già più da calcio dei grandi - spiega Corradi -. Da una parte è auspicabile che alcuni club abbiano iniziato ad abbracciare l'idea di fare una seconda squadra, dall'altra che club come il Frosinone puntino sui giovani, perché se guardiamo indietro ai risultati delle Nazionali giovanili si può parlare di tutto tranne che di un momento di difficoltà. Ci vuole solo un po' di coraggio e sapere che quando metti in campo un giovane con più entusiasmo e magari meno esperienza l'errore ci può stare, ma nessuno è diventato bravo senza aver mai sbagliato".
Sul cammino: "L'Inghilterra è una di quelle squadre che fa i risultati, che ha un gioco importante, quindi per noi è un motivo di orgoglio disputare una partita del genere qua, in uno stadio bellissimo e di cui anche i ragazzi si sono resi conto. Ci farebbe piacere avere un po' di pubblico a vederci e speriamo di fare una buona gara. Abbiamo studiato l'Inghilterra: è una squadra fisica, molto veloce. Noi invece siamo stati abituati finora a tenere il dominio del gioco. Per questo cercheremo di essere aggressivi per rubare il pallone. Rispetto a loro abbiamo obiettivi completamente diversi: le altre nazionali lavorano in funzione dell'Under 21, noi siamo l'unica dell'Elite League che ha accesso al Mondiale. Anche se è stato posticipato di qualche mese (si giocherà tra settembre e ottobre 2025, ndr), il compito resta quello di prepararci per il Mondiale, anche sperimentando nuove soluzioni e allargando il gruppo. Essendo una competizione FIFA ma non in data FIFA, l'incognita di sapere se avremo tutti a disposizione c'è. Quindi più giocatori conosciamo e meglio è".
In campo giocatori con poco spazio con le rispettive prime squadre: "Chi ha presenze e possibilità di allenarsi con le prime squadre ha un livello di attenzione e di preparazione anche di approccio all'allenamento e alla gara che è già più da calcio dei grandi - spiega Corradi -. Da una parte è auspicabile che alcuni club abbiano iniziato ad abbracciare l'idea di fare una seconda squadra, dall'altra che club come il Frosinone puntino sui giovani, perché se guardiamo indietro ai risultati delle Nazionali giovanili si può parlare di tutto tranne che di un momento di difficoltà. Ci vuole solo un po' di coraggio e sapere che quando metti in campo un giovane con più entusiasmo e magari meno esperienza l'errore ci può stare, ma nessuno è diventato bravo senza aver mai sbagliato".
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