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Grosseto, avv. Grassani: "In caso di deferimento non ci sarà segno X, ma solo 1 o 2!"

Grosseto, avv. Grassani: "In caso di deferimento non ci sarà segno X, ma solo 1 o 2!"TuttoB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
lunedì 23 luglio 2012, 22:30Grosseto
di Federico Errante
fonte grossetosport

 L’equilibrio è una delle virtù di Mattia Grassani e l’avvocato bolognese, legale del Grosseto nella vicenda del Calcioscommesse, non lo perde intervenendo nel corso de Il Biancorosso su TV9 dove, dall’alto della sua esperienza, mette ancor più pathos in attesa delle decisioni della procura federale.

Avvocato, qual è la situazione attuale?

“In questo momento siamo in mano alla procura federale. Speravamo tutti di aver chiuso con il patteggiamento di giugno, ma le dichiarazioni di Turati e Joelson che chiamavano in causa indirettamente il presidente Camilli, e di Iaconi che lo faceva direttamente, ci hanno costretto a questa appendice. Il presidente è stato interrogato ed io ero presente. Ha ribattuto punto su punto alle accuse, fatte solo sulla parola, di coloro che lo chiamavano in causa. Credo che il presidente sia stato esauriente, ma adesso non dipende da noi, ma dal procuratore federale”.

Ci sarà il deferimento?

“Dalla mia esperienza difficilmente ho visto la procura federale archiviare un caso, dunque penso che ci sarà un deferimento, dobbiamo capire a che titolo, se di responsabilità diretta o oggettiva. Due fattispecie che sono comunque gravi e che noi contrasteremo in ogni modo ed in ogni sede”.

Ci sono rischi per la diretta?

“Se la procura dovesse credere solo alle parole degli ex tesserati, fra l’altro rese in maniera anche discordante, visto che un giocatore parlava di accordo per il pareggio ed uno per la vittoria, potrebbe anche essere contestata la responsabilità diretta. Questo non dipende da noi, nel senso che Piero Camilli ha portato tutti i suoi elementi per procedere, anche in altre sedi, contro queste persone che si sono assunte la responsabilità di quanto dichiarato”.

Nessun patteggiamento, dunque?

“Nel caso in cui ci venisse contestata la responsabilità diretta il patteggiamento non è previsto. Nel caso di responsabilità oggettiva lo rifiuteremmo noi, in quanto il presidente Camilli si ritiene integro moralmente e giudizialmente e dunque vuole andare fino in fondo. Noi puntiamo a far rimanere la situazione quella attuale. Dunque alla fine o sarà 1 o sarà 2, il segno X non è contemplato”.

E’ ottimista?

“Tendo sempre a non sbilanciarmi. Personalmente ritengo che il tempo sarà galantuomo e che le ragioni del presidente Camilli saranno fatte valere. Non so in quale momento, ma ne sono convinto”.

Dunque non lo è di fronte alla commissione disciplinare?

“In genere quella è una situazione in cui le udienze sono molto affollate ed i tempi sono ristretti, anche per poter far valere le ragioni della difesa. Noi contiamo di farlo sin da subito, ma non ci dimentichiamo mai che ci sono tre gradi di giudizio a livello sportivo, ma il presidente ha già detto che se non dovessero bastare si rivolgerà anche alla magistratura ordinaria. Certo è che noi siamo convinti di quanto abbiamo in mano e non so quanto, e se, la commissione intenda credere a versioni sulla parola e, come detto, contrastanti degli ex tesserati del Grosseto”.

Insomma una prudenza che non guasta mai, soprattutto in attesa di decisioni di soggetti terzi. Quello, però, che è emerso anche dalle parole dell’avvocato Grassani è che al momento non ci sono altre prove se non le parole di chi accusa e, soprattutto, che la fiducia sull’esito positivo del giudizio è elevata. A meno che la procura federale non sorprenda tutti e, di fronte ad elementi insussistenti ed a querele presentate da Piero Camilli, non decida di archiviare.