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Cittadella, Djuric: "Continuate a venire allo stadio"

Cittadella, Djuric: "Continuate a venire allo stadio"TuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 14 febbraio 2014, 13:00Le interviste
di Angelo Zarra

Ospite alla trasmissione televisiva Padova Sport, Milan Djuric attaccante del Cittadella arrivato in Veneto dal Trapani durante il mercato invernale ha parlato a trecentosessanta gradi della squadra veneta: "Sono arrivato da due settimane ed ho trovato un gruppo unito, in questo modo si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. Vogliamo dimostrare che il vero Cittadella non è quello che si è visto nell'ultimo mese, abbiamo perso tre partite ma la classifica è ancora corta e tutto è possibile. La mia carriera? Ho iniziato col calcio a 14-15 anni. Prima facevo il cameriere in un hotel. Di solito un ragazzino si appassiona al calcio fin da subito, a sette-otto anni. Io invece ho iniziato col rugby, ma dopo essermi fratturato la clavicola ho capito che non era la mia strada. Poi, oltre a continuare la scuola, sono andato a lavorare in un albergo come cameriere. Mio fratello giocava nelle giovanili del Cesena, allora ho provato anche io, ed è andata bene. Lui ora gioca a Forlì in Lega Pro. Sono stato fortunato ad incontrare persone che mi hanno dato fiducia. Le mie caratteristiche? Ho un fisico atipico per il calcio. Faccio del gioco aereo il mio punto di forza. Credo di avere caratteristiche che possono far comodo ad una squadra che lotta per non retrocedere. Il mio passato a Trapani? A Trapani io e la mia famiglia ci siamo trovati molto bene. Nella prima parte di stagione giocavo con regolarità, poi l'allenatore ha fatto altre scelte e allora ho scelto di intraprendere questa nuova avventura. Voglio dimostrare il mio valore per migliorare la classifica del Cittadella. Riguardo alla trattativa che mi ha portato qui, le prime voci ci furono a metà gennaio e verso la fine del calciomercato si è concretizzato l'accordo tra le società. Poi non ho esitato ad accettare la destinazione. La partita di Coppa Italia contro l'Inter è stata la ciliegina sulla torta di questi 6 mesi. Considerando anche che il Trapani è una squadra che non era mai salita in serie B in tutta la sua storia. All'inizio il tandem offensivo titolare eravamo io e Mancosu poi, dopo sconfitta contro il Cesena, il mister ha deciso di cambiare qualcosa, quindi molte volte entravo solo a gara in corso. Per questo ho scelto di cambiare aria"

Altre curiosità: "Gol in rovesciata contro il Crotone? Ho sfruttato le mie doti aeree. Il 90% delle reti che ho segnato le ho siglate di testa. A Crotone invece, ne ho fatti due di piede. Quello è stato sicuramente il più bello della carriera. Obiettivi? Riprendermi dall'infortunio per dare una mano alla squadra a risalire la china magari segnando tanti gol. Conoscevo Di Donato, Marino e Paolucci. In queste due settimane ho legato con Surraco, Perez e Donnarumma, miei coetanei. Foscarini? E' un ottimo allenatore. In questi 10 anni al Cittadella ha sempre centrato gli obiettivi prefissati e lo farà anche quest'anno. Inoltre ha valorizzato molti giovani. Il Padova? Col Trapani ci abbiamo giocato tre volte contro, vincendo tutte e tre le volte. Secondo me è un ottima squadra, ma attraversano un anno in cui va tutto storto. Capita, non è facile riprendersi. Tuttavia, le loro caratteristiche non meritano questa posizione di classifica, così come il Cittadella. Il mio modello è Drogba. Mi è sempre piaciuta la sua grinta, la sua fisicità e la sua determinazione. Quando ho giocato a San Siro ho chiesto la maglia a Samuel. Ma non è stato facile perché eravamo in 30 a chiedere le maglie. Appello ai tifosi? Continuate a sostenerci. Usciremo da questo momento difficile, continuate a venire allo stadio". riporta padovasport.tv