Gazzetta di Modena - Il Modena piange Bolano: "Tra gli eroi di Trieste"

"Il Modena piange Bolano: «Tra gli eroi di Trieste»", titola la Gazzetta di Modena.
Come si legge nell'articolo di Claudio Romiti, "[...] Jorge Eladio Bolano Correa, da tutti conosciuto solo come Bolano, si è spento a soli 47 anni a Cucuta, nella sua Colombia. In Italia ha vestito le divise di Parma, Lecce e Modena. Con i canarini ha totalizzato 54 presenze in campionato e 2 gol nel biennio 2007-09. Di statura fisica non eccelsa (168 centimetri), era il classico mediano che brilla soprattutto nella fase difensiva e per il suo moto perpetuo, la grinta, la continuità di azione [...].
RICORDI
Simone Gozzi, suo compagno nel Modena 2008/09, lo ricorda così: «In campo era uno che si faceva sentire, il classico giocatore che è sempre meglio avere nella tua squadra che averlo come avversario. Generosissimo, correva per dieci, recuperava un sacco di palloni, non era un picchiatore, ma non scherzava negli interventi. Come persona invece amava scherzare, ormai parlava bene la nostra lingua. Anche lui aveva dato il suo contributo in quella straordinaria salvezza del 2009».
Quando è arrivato a Modena, Bolano ha ritrovato Gigi Apolloni, col quale aveva giocato nel Parma al suo primo anno in Italia. «Sia per me che per gli altri ex del Parma coi quali ha giocato è una grande dispiacere - afferma l’ex mister del Modena -. Era una ragazzo molto generoso, uno che in campo non si risparmiava, altruista e se sposava una causa andava fino in fondo. Aveva un bel carattere, sempre propositivo, pronto a trovare il lato positivo delle cose. Era una persona tranquilla, ma in campo si trasformava, diventava un leone».
Anche l’ex capitano Armando Perna ha bei ricordi di Bolano: «L’avevo conosciuto nell’anno in cui ero andato al Parma. In campo era il classico mediano incontrista che non dovrebbe mai mancare, umilissimo, non tirava mai indietro il piede. Pur venendo da molti anni di Serie A si era subito calato nella realtà della B. Per me era un esempio per la professionalità con cui si allenava e fuori gli piaceva stare in compagnia».
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Doriano Tosi, il ds che lo aveva portato a Modena ha detto: «L’avevo avuto quando ero nel Parma, un gran lavoratore, un mediano molto generoso, piaceva molto a Prandelli. Un sudamericano tranquillo, non era Asprilla».
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