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Salernitana, Martusciello: "8 punti non sono pochi, no all'attacco a due punte"
Di seguito le parole del tecnico della Salernitana Giovanni Martusciello in conferenza stampa:
Mister, che partita dobbiamo aspettarci domani e può essere l’occasione per vedere due punte?
“Ho ancora un allenamento a disposizione e ci sono alcune cose che dobbiamo ancora approfondire, deciderò in base alle risposte dei ragazzi tenendo conto anche delle caratteristiche di una gara interessante, nella quale abbiamo la possibilità di giocare in un campo bello a cospetto di un avversario che punta a chiudere la stagione nelle zone più importanti della classifica. Dobbiamo goderci questa opportunità, mettendo sul terreno di gioco le nostre potenzialità. Anche in questa settimana abbiamo svolto un buon lavoro, come ho detto domenica scorsa non dobbiamo farci condizionare di volta in volta dai risultati perchè, se semini bene, prima o poi la vittoria arriva. Le risposte stanno arrivando, gli episodi non ci premiano abbastanza. Sono curioso rispetto alla gara di domani. Non ho necessità di variare assetto tattico o sistema di gioco, soprattutto all’inizio credo che eventuali variazioni possano farci perdere certezze. Torregrossa? Ha bisogno di allenarsi, di lavorare, di mettere minuti nelle gambe, di ritrovare la miglior condizione per darci una mano ulteriore”.
Come sta vivendo questi giorni in cui ci sono state anche delle critiche?
“Non sono un allenatore che si fa condizionare dal risultato. Io sono a contatto tutti i giorni con il gruppo e con la squadra, vedo come lavorano e so che, per arrivare al risultato, dobbiamo giocare in un certo modo acquisendo conoscenze che vanno oltre le caratteristiche dell’avversario. Non posso stravolgere le abitudini, cerco sempre di analizzare le partite con obiettività. Con il Catanzaro è mancata un pochino di brillantezza, forse anche per la gara infrasettimanale di Udine, ma abbiamo provato a vincerla fino alla fine. Solo a Mantova non ho visto la Salernitana che voglio. A tutte le cose si arriva gradualmente. La classifica dice che abbiamo 8 punti e forse sono anche tanti essendo nati da poco”
Come spiega tutti questi infortuni e qual è la situazione in vista della sfida di domani?
“Su Adelaide mi ero già espresso qualche settimana fa. Purtroppo la storia ci dice che ha avuto molti infortuni nella sua carriera. La situazione di Maggiore invece non la concepisco. Sono stato un giocatore di fatica e farmi male era quasi un’abitudine. Anche lui non sarà a disposizione per la partita di Palermo. Cose che capitano durante una stagione così lunga, ovviamente, ma è un dato di fatto che in questa fase iniziale del nostro percorso è accaduto diverse volte. Dal punto di vista numerico le scelte diminuiscono, chiaramente. Però in questa settimana ho visto Hrustic allenarsi bene, per la prima volta. Purtroppo è anche un Nazionale che non avrò a disposizione per una ventina di giorni, visto che andrà in Asia. Sono anche queste cose che avevamo messo in preventivo. In queste ore deciderò se farlo partire dall’inizio o schierarlo a gara in corso”.
Chi potrebbe recuperare dopo la sosta?
“Credo Tongya e Maggiore, anche Dalmonte: quanto prima spero possano riaggregarsi al gruppo. Non la settimana prossima, ma in quella successiva conto di avere tutti a disposizione”.
Che partita si aspetta domani?
“Il Palermo è una squadra forte, credo sia soltanto una casualità che in casa non ha ottenuto risultati perchè è in una fase di rodaggio e ci vuole sempre un pochettino di tempo. Io però guardo in casa mia e, come ho detto prima, sceglierò per le certezze che mi danno i ragazzi durante gli allenamenti e non in base alle caratteristiche dell’avversario che di volta in volta vado ad incontrare. Mi piacerebbe avere il dominio delle partite, so che i ragazzi mi seguono e che hanno messo sempre in campo lo spirito giusto”.
Lei non vede una Salernitana a due punte?
“Io ho a disposizione tre punte centrali, con Torregrossa e Simy che sono calciatori molto fisici. E’ vero che in alcune occasioni giocare con due attaccanti ci ha dato risultato, ma in altre circostanze le cose non sono andate bene. Io non sono un allenatore rigido, ma siamo in una fase di costruzione e devo dare riferimenti precisi alla squadra. Andare a inserire qualcosa di differente, in un momento del genere, potrebbe comportare dei rischi. L’obiettivo è quello di avere equilibrio e provare a dominare il gioco senza penalizzare una fase piuttosto che un’altra, come accaduto contro Reggiana e Catanzaro: non abbiamo subito gol e abbiamo creato occasioni. Io mi appoggio sulle caratteristiche dei nostri giocatori, ogni cosa ha bisogno di tempo e io faccio sempre ogni tipo di valutazione. Tello, ad esempio, potrebbe giocare anche esterno, ma Hrustic e Soriano non coprirebbero l’ampiezza”.
Mister, che partita dobbiamo aspettarci domani e può essere l’occasione per vedere due punte?
“Ho ancora un allenamento a disposizione e ci sono alcune cose che dobbiamo ancora approfondire, deciderò in base alle risposte dei ragazzi tenendo conto anche delle caratteristiche di una gara interessante, nella quale abbiamo la possibilità di giocare in un campo bello a cospetto di un avversario che punta a chiudere la stagione nelle zone più importanti della classifica. Dobbiamo goderci questa opportunità, mettendo sul terreno di gioco le nostre potenzialità. Anche in questa settimana abbiamo svolto un buon lavoro, come ho detto domenica scorsa non dobbiamo farci condizionare di volta in volta dai risultati perchè, se semini bene, prima o poi la vittoria arriva. Le risposte stanno arrivando, gli episodi non ci premiano abbastanza. Sono curioso rispetto alla gara di domani. Non ho necessità di variare assetto tattico o sistema di gioco, soprattutto all’inizio credo che eventuali variazioni possano farci perdere certezze. Torregrossa? Ha bisogno di allenarsi, di lavorare, di mettere minuti nelle gambe, di ritrovare la miglior condizione per darci una mano ulteriore”.
Come sta vivendo questi giorni in cui ci sono state anche delle critiche?
“Non sono un allenatore che si fa condizionare dal risultato. Io sono a contatto tutti i giorni con il gruppo e con la squadra, vedo come lavorano e so che, per arrivare al risultato, dobbiamo giocare in un certo modo acquisendo conoscenze che vanno oltre le caratteristiche dell’avversario. Non posso stravolgere le abitudini, cerco sempre di analizzare le partite con obiettività. Con il Catanzaro è mancata un pochino di brillantezza, forse anche per la gara infrasettimanale di Udine, ma abbiamo provato a vincerla fino alla fine. Solo a Mantova non ho visto la Salernitana che voglio. A tutte le cose si arriva gradualmente. La classifica dice che abbiamo 8 punti e forse sono anche tanti essendo nati da poco”
Come spiega tutti questi infortuni e qual è la situazione in vista della sfida di domani?
“Su Adelaide mi ero già espresso qualche settimana fa. Purtroppo la storia ci dice che ha avuto molti infortuni nella sua carriera. La situazione di Maggiore invece non la concepisco. Sono stato un giocatore di fatica e farmi male era quasi un’abitudine. Anche lui non sarà a disposizione per la partita di Palermo. Cose che capitano durante una stagione così lunga, ovviamente, ma è un dato di fatto che in questa fase iniziale del nostro percorso è accaduto diverse volte. Dal punto di vista numerico le scelte diminuiscono, chiaramente. Però in questa settimana ho visto Hrustic allenarsi bene, per la prima volta. Purtroppo è anche un Nazionale che non avrò a disposizione per una ventina di giorni, visto che andrà in Asia. Sono anche queste cose che avevamo messo in preventivo. In queste ore deciderò se farlo partire dall’inizio o schierarlo a gara in corso”.
Chi potrebbe recuperare dopo la sosta?
“Credo Tongya e Maggiore, anche Dalmonte: quanto prima spero possano riaggregarsi al gruppo. Non la settimana prossima, ma in quella successiva conto di avere tutti a disposizione”.
Che partita si aspetta domani?
“Il Palermo è una squadra forte, credo sia soltanto una casualità che in casa non ha ottenuto risultati perchè è in una fase di rodaggio e ci vuole sempre un pochettino di tempo. Io però guardo in casa mia e, come ho detto prima, sceglierò per le certezze che mi danno i ragazzi durante gli allenamenti e non in base alle caratteristiche dell’avversario che di volta in volta vado ad incontrare. Mi piacerebbe avere il dominio delle partite, so che i ragazzi mi seguono e che hanno messo sempre in campo lo spirito giusto”.
Lei non vede una Salernitana a due punte?
“Io ho a disposizione tre punte centrali, con Torregrossa e Simy che sono calciatori molto fisici. E’ vero che in alcune occasioni giocare con due attaccanti ci ha dato risultato, ma in altre circostanze le cose non sono andate bene. Io non sono un allenatore rigido, ma siamo in una fase di costruzione e devo dare riferimenti precisi alla squadra. Andare a inserire qualcosa di differente, in un momento del genere, potrebbe comportare dei rischi. L’obiettivo è quello di avere equilibrio e provare a dominare il gioco senza penalizzare una fase piuttosto che un’altra, come accaduto contro Reggiana e Catanzaro: non abbiamo subito gol e abbiamo creato occasioni. Io mi appoggio sulle caratteristiche dei nostri giocatori, ogni cosa ha bisogno di tempo e io faccio sempre ogni tipo di valutazione. Tello, ad esempio, potrebbe giocare anche esterno, ma Hrustic e Soriano non coprirebbero l’ampiezza”.
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