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Spezia, Ferrer: "Il campionato di Serie B è complicato. Futuro? Penso solo a questa maglia"

Spezia, Ferrer: "Il campionato di Serie B è complicato. Futuro? Penso solo a questa maglia"TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
martedì 17 dicembre 2019, 18:00Primo piano
di Angelo Zarra

Nella consueta conferenza di metà settimana in casa Spezia ha parlato il difensore Salva Ferrer. Queste le sue parole raccolte dal sito ufficiale del club ligure: "La Serie B non è mai facile, il Venezia tra le mura amiche ha fatto un'ottima partita, noi abbiamo faticato a tenere alta l'intensità e a mantenere il possesso palla come di consueto, ma d'altronde non sempre si può dominare il gioco perchè in campo ci sono anche gli avversari. La difesa? Il merito è di tutta la squadra, perchè la fase difensiva inizia dagli attaccanti e quando la porta rimane imbattuta i riconoscimenti non vanno dati soltanto al pacchetto arretrato; da diverso tempo stiamo lavorando bene, con attenzione e dimostrando grande compattezza tra i reparti, come dimostrano le pochissime reti subite. Personalmente mi sento bene, sono tranquillo e sereno, questo è molto importante per me e sto cercando di dare il mio contributo; nessuno ha il posto assicurato, non bisogna mai pensare che una buona prova basti per scendere in campo la settimana successiva, ma al contrario dopo una prestazione positiva bisogna spingere ancora di più per confermarsi. Mi son sempre sentito supportato, fin dal mio arrivo il mister e i compagni mi hanno aiutato molto, dicendomi di lavorare e restare tranquillo e lo stessi ha fatto il Direttore Angelozzi, il quale mi ha detto di pazientare, prender le misure con il calcio italiano e che tutto sarebbe venuto con il passare del tempo".

"Il futuro? Io penso solo allo Spezia, voglio arrivare il più in alto possibile con questo Club; qui ci sono le possibilità per far bene, il gruppo è giovane e forte ed è chiaro che il sogno di tutti è poter fare qualcosa di leggendario, ma in questo momento sarebbe presuntuoso pensare ad altro che non sia la sfida con la Cremonese ed il migliorare la nostra classifica. Due anni fa non avrei mai nemmeno pensato di poter essere oggi in Italia a giocare in un club così importante, ma se ciò è accaduto vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta; l'arrivo in Italia non è stato semplice, perchè per la prima volta nella mia vita ho dovuto andare lontano da tutti i miei affetti, ma sono molto felice di questa scelte e giorno dopo giorno lavoro per far sempre meglio. E' difficile parlare delle differenze tra la Serie B italiana e quella spagnola, sicuramente qui sono più in forma rispetto al passato, si curano maggiormente la tattica e l'organizzazione di gioco, mentre in Spagna si lasciava molto più all'istinto. Il rapporto con i tifosi? Questa città mi piace molto, si vive benissimo ed il rapporto con la gente è splendido; è una realtà a misura di uomo ed io amo parlare con i tifosi, mi trasmettono la loro passione e questo mi carica ancora di più".

"Mister Italiano? Per la mia esperienza, avere un allenatore che parla apertamente davanti a tutto il gruppo è fondamentale, è giusto che si arrabbi quando c'è un errore, perchè un calciatore deve sapere quando sbaglia e deve aver chiaro in cosa dover migliorare; durante la partita si fa sentire, ci aiuta e guida in ogni momento e al sottoscritto chiede di aver coraggio e spingere, appoggiando sempre l'azione offensiva. La Cremonese? Squadra partita con grandi ambizioni, ora sono appaiati a noi in classifica, chi vincerà farà un balzo in avanti, ma una partita non decide una stagione e non cambierà molto; di sicuro, se escludiamo la gara di Pisa, da Pescara la squadra è migliorata esponenzialmente, i risultati sono arrivati e la classifica sta migliorando giornata dopo giornata".