Hellas, la carica degli ex
L'abbraccio di chi l'ha conosciuto in campo e fuori «Ha grandi valori e sa gestire i momenti delicati Ha già dimostrato con il Genoa e con l'Avellino la capacità di guidare una squadra negli spareggi»
L'abbraccio tra «Ciccio» Mascetti e Giovanni Vavassori, hanno lavorato insieme all'Atalanta FOTO EXPRESSTutti stretti intorno a Giovanni Vavassori. Non solo i giocatori che devono centrare un obiettivo che si è allontanato improvvisamente dopo la sconfitta con il Portogruaro ma anche il presidente Martinelli e i dirigenti del Verona che vogliono tagliare il traguardo e regalarsi una soddisfazione importante dopo gli investimenti fatti.
Che Verona sarà? Chi giocherà a Rimini? Anche in riva all'Adige Vavassori mettere le pedine giuste al posto giusto come aveva fatto a Genova o Avellino? Lo chiamano l'uomo dei play off, lui non vede l'ora di dimostrarlo.
La prima pacca sulle spalle è arrivata da Claudio Prandelli, grande ex del Verona, ora alla Fiorentina. Hanno qualche anno di differenza ma l'Atalanta li ha svezzati, li ha fatti diventare grandi. «Il Vava ha un grande temperamento, un allenatore di razza. Ce la può fare», assicura Prandelli. Un «in bocca al lupo» al nuovo tecnico, un abbraccio a quello che lascia, a Gian Marco Remondina. Anche lui un amico. «Mi dispiace veramente - ammette l'allenatore dei viola - ha avuto sfortuna».
Vavassori incassa il sostegno anche di «Ciccio» Mascetti, il diesse dello scudetto gialloblù ha lavorato con l'Atalanta negli anni Novanta. «Io facevo il dirigente, lui allenava le squadre del vivaio - racconta Mascetti - su uno come lui si può puntare forte. Ha un carattere deciso ma sa entrare nella testa dei giocatori, i suoi valori non si toccano, può dare moltissimo in questa fase del campionato, è l'uomo che serviva al Verona perchè in un momento così delicato ha la personalità per gestire le situazioni più difficili, senza perdere la testa. Lo ha già dimostrato in altre piazze».
Ha condiviso tanti momenti agonistici con Vavassori anche Pierino Fanna, il «turbo» dello scudetto. «Ci conosciamo da una vita - sorride Fanna - prima da giocatori, nell'Atalanta e poi al corso allenatori». Una valutazione a 360 gradi, dopo tanti anni di lavoro insieme. «Già da giocatore non si poteva discutere, grandi valori, sempre - sottolinea Fanna -. Poi al corso ci siamo ritrovati. Ha confermato quello che avevo sempre pensato di lui. Sa lavorare con le squadre di giovani ma trova il giusto equilibrio anche con i giocatori più esperti, dà consigli e non si fa condizionare. Un allenatore che dà rispetto ma che esige rispetto, vuole professionalità, non si sgarra».
Il gruppo lo seguirà? Può farcela il «sergente di ferro» anche con il Verona? «Questo gruppo ha un'occasione importante da sfruttare - aggiunge Fanna - deve dare il massimo, sempre a testa alta. Può farcela».
Ha conosciuto Giovanni Vavassori al corso allenatori anche Gigi Sacchetti, ex centrocampista del Verona tricolore. Non ha dubbi sulle capacità del tecnico bergamasco. «È l'uomo giusto per questo Verona - taglia corto Sacchetti - può farcela a raggiungere l'obiettivo. Fidatevi di lui».
Non l'ha mai conosciuto prima direttamente ma la stretta di mano tra Osvaldo Bagnoli e Giovanni Vavassori vale quanto una promozione sul campo. «Caro mister, lei ha un incarico difficile, non è facile prendere una squadra in corsa, con partite importanti e poco tempo da lavorare - conclude il mister dello scudetto - ma ce la deve fare. Glielo dice che ha il gialloblù sulla pelle».