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Via Petrachi e Colantuono, occhi puntati sul nuovo look della Salernitana...
venerdì 3 gennaio 2025, 00:01Editoriale
di Maurizio Grillo
per Tuttosalernitana.com

Via Petrachi e Colantuono, occhi puntati sul nuovo look della Salernitana...

Si è chiuso un anno che sarebbe eufemistico definire orribile per la Salernitana, forse nemmeno ai tempi del fallimento targato Lombardi e delle tribolazioni per la cessione della società entro le 23:59 del 31 dicembre 2021 ci eravamo sentiti così preoccupati e mortificati per le sorti di una squadra che non riesce nemmeno più a farci battere il cuore. Quanta gente, a partire dal sottoscritto, non va più allo stadio e quasi non riesce più a provare dolore o rabbia per una sconfitta, causa assuefazione? Tutto questo, ovviamente, lo dobbiamo a chi, tre anni fa, veniva accolto trionfalmente per aver sostituito gli odiati romani, quella triade che ci ha portato dalla D alla A vincendo tutto quello che poteva vincere e investendo milioni di euro anche in epoca di stadi chiusi, contestazioni, diserzioni e incassi prossimi allo zero. Speriamo davvero che un giorno escano allo scoperto e si tolgano qualche sassolino dalle scarpe rispetto al trattamento ricevuto, raccontando le verità. L'attualità ci dice che la cura è stata peggiore del presunto male. Una salvezza grazie al suicidio sportivo del Cagliari, al rendimento di chi c'era già e alle due gare in più rispetto alle dirette concorrenti (capolavoro legale di Chiacchio, su investitura di Fabiani), un campionato di A di alto livello grazie alla sapienza del Sousa prima versione e poi un disastro totale, con ritiro fatto in stanze senza aria condizionata, i mal di pancia di Dia e una miriade di errori passati per le mani di Sabatini e De Sanctis.

Sotto questo aspetto spezziamo una lancia a favore di Iervolino: è sempre chi comanda il principale responsabile, ma se si fida di chi è nel calcio da tempo non può aspettarsi gli facciano spendere inutilmente milioni e milioni di euro per Sambia, Bradaric, Mikael, Mousset, Manolas, Boateng, Lovato e Pirola. Sulla carta un dirigente aziendalista che corrispondesse all'identikit che ricercava da tempo era arrivato, ma a conti fatti non è certo uno scandalo aver deciso di esonerare Petrachi. Ok i paletti, ok le restrizioni sul mercato, ma tutti sono bravi a ricoprire quel ruolo con il portafoglio pieno. Quando sbagli gli allenatori, chiudi il 2024 ultimo in classifica propinando alla piazza Velthuis, Tello, Wlodarczyk e Torregrossa non puoi non andare in discussione e se decidi di accettare con consapevolezza rispetto alla crisi societaria te ne assumi pienamente le responsabilità. Di fatto due vittorie su quattro e la prima qualificazione in coppa Italia arrivarono con Dia, Coulibaly, Valencia e Bradaric e l'attuale cannoniere è Simy. Tutti calciatori che non ha portato lui. E se sei quinto nella classifica del monte ingaggi (togliendo chi c'era già, la spesa è comunque milionaria) non puoi scandalizzarti se si decide di affidare il budget invernale ad altri.

Ovvio, il nome di Valentini non ha fatto fare a nessuno i salti di gioia.  A questo punto, in teoria, tanto valeva tenersi l'attuale ds per metterlo alla prova senza ostacoli, senza paletti e, dunque, senza scusanti in caso di malaugurata retrocessione. Ma, con una società in difficoltà e una classifica pericolosissima, vi aspettavate che accettassero Marotta o Sartori? Stesso discorso per la panchina. Se proprio dovevamo garantire stipendi a Iachini, Ballardini o altri tecnici di nome, ma in involuzione da tempo tanto meglio dare una chance a chi ama questa piazza ed è pronto a metterci almeno cuore, passione, anima e sentimento come dalle nostre parti non accade da tempo. E allora - in attesa dell'ufficialità - bentornato mister Breda. Lei, assieme a Nicola Salerno, sfiorò un miracolo in C convivendo tra penalizzazioni, rischio messa in mora, sceneggiate italo-americane e fallimenti imminenti. E la quasi promozione in B fu frutto della capacità di trasmettere al gruppo senso d'appartenenza, portando l'Arechi da 2000 a 32mila spettatori in 4 mesi. E lei, con Valentini, ha già ben lavorato ad Ascoli. Non possiamo che fidarci e fare il tifo, con la speranza comunque che la prima salvezza arrivi in termini societari con l'avvento di una nuova proprietà. Buon anno a tutti e forza Salernitana!