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Oggi la Salernitana è il duo Petrachi-Martusciello. Il ds, professionista e uomo vero, lavora h 24 con un budget irrisorio ed il tecnico cura ogni dettaglio con una rosa destinata ad essere rivoluzionata per volere di un presidente latitante.
mercoledì 24 luglio 2024, 00:00Editoriale
di Raffaella Sergio
per Tuttosalernitana.com

Oggi la Salernitana è il duo Petrachi-Martusciello. Il ds, professionista e uomo vero, lavora h 24 con un budget irrisorio ed il tecnico cura ogni dettaglio con una rosa destinata ad essere rivoluzionata per volere di un presidente latitante.

Il ritiro surreale della Salernitana volgerà oggi al termine con l' ultima seduta di allenamento mattutina delle 9.30 e con un carico di dubbi, perplessità e preoccupazioni non indifferenti per quel che dovrebbe essere il suo più prossimo futuro sportivo. A dirla tutta, però, il romitaggio estivo in quel di Rivisondoli ci ha regalato anche dei motivi di ottimismo e di positività, tutti però riconducibili a due figure professionali che stanno dimostrando il loro valore umano ed un attaccamento alla causa granata tale da farli già entrare nel cuore di una tifoseria ferita e bisognevole di punti di riferimento come i viandanti nel deserto necessitano di acqua. Valore umano, lavoro indefesso ed attaccamento alla causa della Bersagliera che latitano totalmente nella proprietà rappresentata da Danilo Iervolino, colui che, dopo avere assunto i panni del seduttore che prima fa innamorare e poi delude abbandonando la nave, ultimamente ha preferito "darsi alla macchia" diradando sempre più comunicazioni ed uscite pubbliche e soprattutto lasciando orfana la squadra e lo staff tecnico-dirigenziale di una presenza che sarebbe invece determinante per tanti ovvi motivi. Al bravo e diremmo stoico Gianluca Petrachi tocca fare non solo il direttore sportivo, ruolo per cui è a libro paga, ma anche lo psicologo, il motivatore e finanche un po' il proprietario che con il proprio occhio attento vuole ingrassare il cavallo, anzi il cavalluccio marino. 

Onore al dirigente salentino per aver accettato l' incarico di curarsi della direzione sportiva della Salernitana e onore anche maggiore per essere rimasto in sella a dispetto di una situazione al limite del paradossale, per non dire del mortificante, sintetizzata dal fatto che egli non riesce, dopo tanto lavoro di cucitura, a fare tesserare al club campano neppure due svincolati, ovvero due parametri zero, per mancanza di ok di un presidente uscente, anzi distante mille miglia dalla passione e dalla professionalità del suo dipendente trainante. Onore e chapeau anche al tecnico granata Giovanni Martusciello che, giunto tra un certo scetticismo, sta ritagliandosi applausi e consensi, per una fiducia crescente in lui, nel suo vice Pane e in tutti i suoi collaboratori. Come ha fatto? con il lavoro portato avanti in silenzio, senza lamentele o ricerche di alibi, non lasciando nulla al caso e palesando grande attenzione al rapporto con i suoi ragazzi, agli aspetti tattici e tecnici e alla preparazione atletica.

Sarà il campo ovviamente a poter confermare queste buone impressioni e a poter realmente consacrare la bontà del suo lavoro, perché anche lui e il ds saranno presto giudicati dai risultati, ma, intanto, meritano il gradimento del pubblico salernitano e il suo sostegno incondizionato. E Iervolino e la società? Purtroppo qui dire bene è esercizio troppo arduo, se si considera che il patron è stato latitante per tutta la durata di questa prima fase di ritiro, che esso si è svolto in un hotel blindato per isolare del tutto la squadra da possibili tifosi che volessero condividere l'hotel con i propri beniamini, che la campagna abbonamenti ha previsto prezzi alti e praticamente zero riconoscimenti per i vecchi abbonati e che, infine, la parola d'ordine del mercato è forte ridimensionamento in nome del vendere tanto e del comprare poco. Più di tutto , però, e dispiace dirlo, traspare un presidente (uscente) e un patron (uscente?) disamorato e quasi rancoroso verso la sua ormai ex creatura, nonché desideroso solo di introitare il più possibile e poi cedere, senza avere un minimo di empatia verso il popolo granata e le sue sofferenze. Petrachi e Martusciello la stanno dimostrando invece questa empatia e sono dipendenti! Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro.