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Una Pasqua di attesa e speranza per la "resurrezione" granata. Dieci punti in cinque gare per conquistare la salvezza
ieri alle 00:00Editoriale
di Valerio Vicinanza
per Tuttosalernitana.com

Una Pasqua di attesa e speranza per la "resurrezione" granata. Dieci punti in cinque gare per conquistare la salvezza

Una Pasqua fatta di attesa, preoccupazione, ma anche un pizzico di speranza, quella dei granata, che grazie al successo contro il Sudtirol hanno riacceso la lotta salvezza. Un debutto positivo per Pasquale Marino, che ha messo in campo una squadra battagliera fin dai primi minuti, ben distante da quella conservativa e timorosa vista sotto la gestione Breda. 

I problemi, però, non si possono risolvere con un colpo di bacchetta magica e pensare che Marino abbia avuto il tempo di rivoltare la squadra come un calzino è senza dubbio illusorio. Certo è che il tecnico siciliano ha lavorato fin da subito sulla testa dei giocatori, apparsi decisamente più agguerriti e tonici. Aspetto psicologico che, a cinque giornate dal termine, può risultare ben più determinante di quello tecnico, dove la squadra granata continua a manifestare grosse lacune, specialmente nella costruzione di azioni gol, ma non sembra inferiore a tante dirette concorrenti per la salvezza

Con il calendario che attende la squadra di Marino, si può dire che la salvezza è ancora nelle mani dei granata. Ben quattro scontri diretti su cinque gare, di cui due tra le mura amiche. Vedendo le quote salvezza degli scorsi campionati, alla Salernitana servirebbero almeno dieci punti da qui al termine, ma data la bagarre in zona retrocessione e una classifica quanto mai corta, potrebbero bastarne anche meno. Fatto sta che, numeri alla mano, i granata non possono permettersi di perdere lunedì a Cittadella, ma anche un pareggio servirebbe a poco. Inoltre, i granata sono obbligati ai sei punti contro Cosenza e Mantova così - pur mettendo in conto un possibile ko in trasferta col lanciatissimo Spezia - da presentarsi a Marassi all'ultima giornata senza l'obbligo di dover vincere. 

Un'impresa fattibile a parole, meno sul campo, dove la partita di lunedì nasconde insidie per una Salernitana che in trasferta ha il peggior rendimento del campionato. Col Cittadella è un possibile spartiacque, una delle cinque finali che attendono i granata. Non è il momento di fare conti e calcoli, ma solo di azzannare la partita fin dai primi minuti, dato che la Salernitana non è affatto programmata per difendere.