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Italia, problemi vivai: "Va avanti chi paga". Carnevali: "Serve l'aiuto della politica"
venerdì 26 luglio 2024, 14:43News
di Sarah G. Comotto
per Sassuolonews.net

Italia, problemi vivai: "Va avanti chi paga". Carnevali: "Serve l'aiuto della politica"

Reportate de L'Espresso sul problema settori giovanili in Italia. Sassuolo citato come esempio virtuoso: le parole di Giovanni Carnevali

L’Espresso ha raccontato in un reportage sul problema dei vivai in Italia dopo l’eliminazione agli Europei mettendo in luce i problemi del nostro calcio sin dai settori giovanili e citando però il Sassuolo come uno degli esempi virtuosi del calcio italiano. Nonostante la retrocessione in Serie B della prima squadra infatti, il club può consolarsi con lo straordiario lavoro del Settore Giovanile Sassuolo. La società emiliana ha sempre scelto una strada molto diversa rispetto a quasi tutte le altre. L’attenzione meticolosa al settore giovanile è valsa ai neroverdi lo scudetto Primavera in questa stagione e tre Tornei di Viareggio negli ultimi anni.

Ma, al di là dei risultati, per quel che più conta, il Sassuolo è riuscito nell’obiettivo pregiato di lanciare tantissimi giocatori a livello internazionale. "Difficile credere che un Paese come il nostro non riesca a far emergere giovani talenti", ha spiegato l’amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali ai microfoni de L'Espresso.

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"Tutti devono avere le stesse possibilità. Abbiamo progetti societari che puntano a questo, ma ci aspettiamo un aiuto da parte della classe dirigente e politica affinché la crescita del ragazzo non sia fine a sé stessa. I risultati richiedono tempo, servono programmazione e dedizione, ci vuole pazienza, senza voler raggiungere l’obiettivo subito e a tutti i costi. I giovani vanno aspettati e va data loro la possibilità di sbagliare". Parole sacrosante, ma che purtroppo stridono con l’amara realtà. E coi risultati di una nazionale che una volta si permetteva il lusso di lasciare a casa Roberto Baggio e ora si trova a dover naturalizzare giocatori ben più modesti dall’altra parte del mondo.

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