Obaretin, torna in campo... e convince. Longo gli dà fiducia e lui ringrazia

Nosa Obaretin, dopo un inizio sempre in campo tra campionato e precampionato, ha perso il posto a partire dalla sfida interna col Sassuolo. In quell'occasione mister Longo scelse Mantovani come titolare, che da quel momento non ha più lasciato il posto, destreggiandosi sempre in maniera egregia. Questo però sino alla trasferta di La Spezia, dove l'allenatore torinese ha lasciato, a sorpresa, in panchina Pucino, dirottando Mantovani sull'out destro. Tutto questo proprio per far tornare in campo Obaretin, utile contro le lunghe leve spezzine e capace di dare quella fisicità che a Pucino manca.

La prova dell'ex Trento è stata all'altezza delle aspettative, nonostante un cliente scomodo come Esposito, con cui il giovane difensore si è anche beccato in più riprese. Proprio in una di queste occasioni è stato ammonito. Nel finale di gara, per evitare guai, Longo ha preferito toglierlo. Obaretin, inoltre, ha cercato anche qualche sortita in avanti, creando qualche grattacapo alla difesa ligure, in una serata in cui il reparto offensivo non è stato affatto brillante. D'altronde ha nelle sue corde anche una vena offensiva, che, in caso di necessità, gli permetterebbe di giocare esterno alto a sinistra in un centrocampo a cinque. Una duttilità che può essere utile a lui ma anche al Bari e a mister Longo.

D'altro canto lui sembra apprezzare la fiducia del mister e della società, garantendo la sua massima disponibilità, come ha affermato nel post gara: "Io sono contento di essere stato titolare e cerco sempre di dare il 100% per questa squadra e ricambiare la fiducia del mister. La partita è stata questa, ma ci siamo ben adattati perché siamo forti e cresciamo partita dopo partita. Loro sono forti e imbattuti. È un buon punto per proseguire la nostra strada. Sicuramente davanti hanno bravi giocatori che hanno lottato su ogni pallone. Il giallo preso era evitabile e la sostituzione è stata giusta. Ho fatto un po' tutti i ruoli sulla sinistra ma dove il mister mi schiera, va bene. Io continuo a lavorare e penso a fare il meglio possibile. Son contento dei giocatori esperti che mi fanno apprendere giorno dopo giorno. Le parole di Di Cesare e Magalini mi fanno piacere". Parole che dimostrano maturità e massima dedizione alla causa, ammettendo i suoi errori sul giallo e ringraziando chi gli ha dato la possibilità di giocare in una piazza così prestigiosa.

Ora il giovane difensore vuole dimostrare di poter stare in campo, non importa il ruolo, per dimostrare le sue qualità, di cui in parte ha dato prova, ma altre sono rimaste, sicuramente, inespresse.