Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B baribresciacarraresecatanzarocesenacittadellacosenzacremonesefrosinonejuve stabiamantovamodenapalermopisareggianasalernitanasampdoriasassuolospeziasudtirol
tb / brescia / Serie B
Akinsanmiro vittima di insulti razziali in Brescia-Sampdoria, l'agente: "Reazione bellissima"TuttoB.com
ieri alle 19:04Serie B
di Tommaso Maschio
per Tuttomercatoweb.com

Akinsanmiro vittima di insulti razziali in Brescia-Sampdoria, l'agente: "Reazione bellissima"

La sua reazione è stata provocatoria, ma bellissima, pur sotto la curva dei tifosi di casa. Preferisco una reazione del genere ad altre che ci sono state in passato. Il razzismo è un tema delicatissimo. Lui l’ha preso col sorriso, questa è la cosa che conta più di tutto”. Così il procuratore Crescenzo Cecere ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva del gesto del centrocampista della Sampdoria Ebenezer Akinsanmiro nei confronti dei tifosi del Brescia che gli avevano rivolto insulti razziali nel corso della gara giocata ieri al Rigamonti. Un gesto che gli è costato il gallo da parte dell’arbitro Massa e, di conseguenza, il cambio voluto dal tecnico Semplici per evitare guai peggiori. Un gesto che ha acceso numerose polemiche a partire dalle parole fuori luogo del tecnico bresciano Bisoli (“Non puoi provocare così il pubblico”), anche perché sommato a un episodio simile vissuto dall’esterno del Bari Mehdi Dorval a Reggio Emilia, con la Lega B che nella giornata di oggi ha emesso un comunicato in cui si chiede di investire in cultura e rispetto.

“Ci sono stati insulti, alcuni di natura razziale e altri meno, perché era il migliore in campo in quel momento e quindi la tifoseria di casa ha voluto colpire questo ragazzo, un ragazzo giovane. - prosegue Cecere - Il calcio purtroppo in alcuni stadi, in alcuni ambienti ci sono queste aggressioni verbali che vanno condannate totalmente. L’arbitro ha deciso di ammonire il ragazzo, l’allenatore ha deciso di toglierlo perché altrimenti a ogni pallone che toccava veniva insultato. È stato spiacevole. Stava giocando una grandissima partita. Ha dovuto uscire non per colpa sua, ma per colpa di quattro facinorosi, quattro tifosi che hanno ben poca cultura”.

Spazio poi alla differente decisione presa nel corso della sfida Reggiana-Bari, con la gara sospesa per alcuni minuti dopo gli insulti a Dorval, e nel corso di quella di Brescia: “L’arbitro a Brescia ha sospeso la gara qualche secondo, ha fatto dare l’annuncio contro il razzismo dallo speaker dallo stadio. Ad Akinsanmiro questa cosa gli ha dato ulteriore carica, lo ha reso ancora più agonista. Ha deciso di continuare, non si è fermato, non ha deciso di tornare negli spogliatoi, non è andato dai suoi compagni a piangere com’è successo altre volte. Semplicemente ha un po’ sbeffeggiato la tifoseria di casa dopo il gol della Samp andando ad esultare in questo modo. Però il ragazzo è molto tranquillo, gli servirà per esperienza. A volte essere troppo bravo è un danno, non è un bene. Non è stato il colore della pelle secondo me, è stato un volerlo colpire, fallo innervosire. Il loro obiettivo era di farlo uscire dal campo e ci sono riusciti bene”.