GazzSport - Catanzaro, Iemmello: "La tripletta a Marassi? De Zerbi mi ha scritto... Ecco perchè ho esultato col saluto militare. Coda, Vazquez e Tutino tra i più forti bomber della B"
La rosea in edicola oggi riporta un'intervista allo 'Zar' Pietro Iemmello, autore della tripletta che, nell'ultimo turno di Serie B, aveva illuso il Catanzaro di espugnare Marassi.
Di seguito un estratto.
Quali altre triplette ricorda?
«Con il Foggia in C ho fatto anche un poker all’Ischia, con De Zerbi allenatore. Il numero uno.».
Lo sente ancora?
«Mi ha scritto per la tripletta, poi ha battuto il Monaco e l’ho chiamato io. Era felice.»
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Tre gol a Marassi valgono quelli che segno a San Siro facendo vincere Sassuolo e Benevento?
«Quelli di San Siro sapevo che sarebbero rimasti a vita. Ma fare tre a Marassi davanti a 2.000 nostri tifosi, beh, non ha valore.»
E l’esultanza col saluto militare?
«La sera prima della partita è venuto un infermiere di Bari in cura al Gaslini: mi ha chiesto di esultare così e l’ho fatto per lui.»
A 32 anni è al top della carriera?
«Mi sento bene, vedo le cose in modo diverso rispetto a quando ero giovane. Vivo il calcio con passione e quando mi diverto faccio sempre bene. E poi essere di Catanzaro mi coinvolge ancora di più.»
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Non è normale essere un profeta in patria…
«Penso a Totti, a De Rossi, anche se ho girato altre squadre non sono mai stato un problema. Sono realista: se fai qualcosa di bello sei bravo, altrimenti sei il primo colpevole. Il calcio è stabilità: se fai una cosa bene, sei chiamato a fare meglio. Catanzaro mi ha fatto rinascere.»
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Quale obiettivo ha?
«L’anno scorso ai playoff credevo di arrivare in A, anche se solo a maggio. Il nuovo campionato sarà ancora più competitivo. Sono realista, non è facile. Ma siccome la Società si sta strutturando bene e può competere con le grandi multinazionali, le basi ci sono».
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Chi sono i più forti della categoria?
«Tra gli esperti Coda, poi Vazquez nonostante non sia un attaccante puro, o Tutino. Tra i giovani dico Shpendi e Pio Esposito, sono il futuro».
Da Vivarini a Caserta, lei fa sempre centro.
«L’anno scorso era la conseguenza di un lungo percorso, adesso è tutto nuovo».
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Siete la regina dei pareggi: ben 11 in 15 partite.
«Mi fa rosicare molto, mi manda in bestia e nel dormire la notte. Solo due volte siamo andati in vantaggio, spesso abbiamo dovuto rincorrere. È ora di cominciare a vincere. In fretta».
In classifica siete al centro di un ingorgo pazzesco.
«Il Sassuolo correva solitario, per il resto bisogna aspettare marzo: tutti pareggiano tanto, chi riesce a fare un filotto si stacca. Ma è parlare facile».
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