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GazzSport - Vazquez, non è ignoranza. È razzismo, punto e basta

GazzSport - Vazquez, non è ignoranza. È razzismo, punto e bastaTuttoB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 14:35Cremonese
di Angelo Zarra
fonte gazzetta.it

Dopo un supplemento di indagini, il Giudice Sportivo di B ha appurato che "El Mudo" Vazquez parlò. E gli ha rifilato 10 giornate di squalifica per insulto razzista a Mehdi Dorval, algerino del Bari. Moreno Longo, tecnico dei pugliesi, aveva denunciato la frase ("Negro di m…"), spiegando: "Non si può stare sempre zitti". Ha ragione. La mistica del "deve restare tutto in campo" è barbara e va chiamata con il suo nome: omertà. Silenzio che copre l’ingiustizia, come nei contesti mafiosi. Non si può più minimizzare: "È ignoranza, non razzismo". No, se per insultare usi il colore della pelle, sei razzista, punto e basta. A Rovigo, una squadra di 1ᵃ categoria ha lasciato il campo per protesta contro insulti discriminatori. A Rimini, qualche settimana fa, una madre ha detto "scimmia" a un’avversaria delle figlie. È un bollettino di guerra settimanale. E in guerra è di rigore l’intransigenza delle pene e delle denunce, soprattutto in un momento storico che non è l’Eldorado dell’accoglienza. La visibilità delle sanzioni al vertice dà forza a chi lotta alla base senza ispettori federali; al garzone insultato sul lavoro o al bambino in classe. Cremona è città di alto valore civico e culturale, la Cremonese educa da sempre, Vazquez si dice innocente. Non si tratta di criminalizzare, ma di combattere fin quando, come diceva il Che, il colore della pelle conterà come quello degli occhi. Ma sarebbe già un buon traguardo quando un giocatore denuncerà un compagno per una frase sbagliata. Stroppa, mister della Cremonese, che andò nello spogliatoio del Bari a chiedere scusa è già un buon passo.