Bari-Iachini, una domanda sorge spontanea. Strefezza, 40' per essere decisivi. Reggiana, mercato da 5,5: manca un bomber
Il Bari cambia, ancora. Dopo quattordici giornate la dirigenza dei galletti ha deciso di cambiare nuovamente la guida tecnica. La 'scommessa' Pasquale Marino non ha pagato, il tecnico ha provato a mettere la propria esperienza e le proprie idee tattiche al servizio della rosa ma nonostante il positivo mercato di gennaio, la rotta non è stata invertita. La sconfitta di venerdì scorso contro il Palermo ha portato l'esonero; nel complesso, con l'ex tecnico della SPAL sono arrivate quattro vittorie in uno a cinque pareggi, a fronte di cinque sconfitte. Totale di 17 punti, ruolino di marcia che ha fatto scendere i galletti sulla soglia play-out. Al posto dell'esonerato Marino, ecco Beppe Iachini, tecnico navigato con quattro promozioni in Serie B e reduce dall'esperienza poco felice al Parma, dover era subentrato a Maresca nel novembre 2021. Il suo arrivo, in quel caso, non portò la scossa sperata alla squadra che finì la stagione al dodicesimo posto, ben lontano dalle zone di testa. Polito (in primis) e tutta Bari sperano però in un rendimento diverso. Il tecnico ha firmato un contratto fino a giugno 2025. Ma una domanda sorge spontanea. E' stato scelto solo per placare gli animi della piazza oppure per gettare le basi in vista della prossima stagione? Ai posteri l'ardua sentenza.
Da Bari a Como. Attraversiamo tutto lo stivale per parlare della formazione del tandem Roberts-Fabregas in piena corsa per la promozione diretta. La dirigenza lariana si è mossa bene sul mercato, ha piazzato qualche colpo per il futuro ma non solo. La ciliegina sulla torta è sicuramente l'arrivo di Gabriel Strefezza, ai margini del progetto D'Aversa a Lecce e voglioso di una nuova avventura per essere protagonista. I voltiani si sono mossi bene, sottotraccia. E alla fine hanno trovato l'intesa per un colpo che ribalta le gerarchie della corsa alla promozione diretta in Serie A. E Strefezza non ci ha messo molto per risultare decisivo, anzi. Sono bastati 40'. A Terni una sua giocata ha permesso ai lariani di vincere e restare in scia alla Cremonese seconda. E questa sera c'è il Brescia, un derby da non perdere per mettere pressione alle prime due della classe.
Dal mercato dalla Reggiana tutti si aspettavano qualcosa in più. In primis i tifosi che hanno visto una squadra che ha trovato l'equilibrio giusto tra la fine del girone d'andata e il mese di gennaio ed ora sogna un posto nei play-off. In classifica la squadra di Alessandro Nesta è distante solo tre punti dall'ottavo posto; gli emiliani sono reduci da sei risultati utili consecutivi che hanno fruttato dodici punti (3 vittorie e 3 pareggi). L'ultima sconfitta infatti è datata quasi due mesi fa, contro la Samp. Dal mercato però è mancata la ciliegina sulla torta, un attaccante in grado di trasformare in rete tutto il lavoro della squadra. Nella prima parte di stagione infatti la Reggiana è stata orfana di una vera e propria punta; Vido è in fase di recupero da un lungo infortunio e Pettinari non è mai riuscito a trovare la continuità, tra un infortunio e l'altro, perdendo posizioni nelle gerarchie di Nesta. Antiste e Gondo, rispettivamente 4 e 5 gol, hanno dimostrato di essere più incisivi da 'seconda punta' che al centro dell'attacco. Non a caso, solo il 39% delle reti realizzate dalla Reggiana in campionato è arrivato dalle punte. I centrocampisti offensivi (vedi Kabashi contro la Feralpi la settimana scorsa) hanno fatto la fortuna di Nesta in zona gol. Ma proprio contro la Feralpisalò è mancato un attaccante rapace dell'area di rigore in grado di tenere la squadra alta e chiudere la gara. All'orizzonte c'è il rientro di Okwonkwo, che è fermo da due anni e potrà essere a disposizione solo dopo il 25 febbraio. Ma questo potrebbe non bastare per le ambizioni play-off della Reggiana.