Gran bagarre in coda. Bari da bollino rosso. Ternana, sostiene Pereiro. Lecco, C siamo (quasi)
Chi l’avrebbe mai detto. La battaglia infuria nella zona caliente della classifica e adesso coinvolge anche nuovi (insospettabili) attori. Di sicuro il Bari che, al pari del Cosenza ormai avvezzo però alle lotte all’ultimo sangue, ha visto assottigliarsi a 2 soli punti l’airbag sulla zona playout. E attenzione al terzetto formato da Pisa, Reggiana e Modena (tre tacche sopra Galletti e Lupi): nemmeno loro possono dormire sonni tranquilli. Insomma, va profilandosi una grande ammucchiata, dalla quale usciranno le formazioni destinate a raggiungere immediatamente il Lecco (ormai spacciato) in Serie C e quelle che, invece, si giocheranno la pelle passando per il budello dei playout.
Ma procediamo con ordine. Al ‘San Nicola’ la Samp ha aperto ufficialmente la crisi del Bari; un lampo di Kasami in zona Cesarini ha condannato i pugliesi al quarto stop nelle ultime cinque gare di campionato. Che hanno fruttato la miseria di un punticino. Risuonano incessanti le sirene d’allarme, giustificate da numeri impietosi – i biancorossi sono terzultimi per reti realizzate (29) e vittorie conquistate (7); solo Spezia e Lecco hanno fatto peggio – e amplificate dalla rabbia della piazza, dal crollo delle presenze sugli spalti e, non ultimo, da un calendario tutt’altro che abbordabile. La cura Iachini, è innegabile, non funziona: dopo l’illusorio pieno casalingo con il tandem delle ultime della classe, il tecnico marchigiano ha perso il bandolo della matassa (ammesso che l’avesse trovato) talchè, con 1 punto di media in 7 partite, è riuscito a fare peggio (finora) dei suoi predecessori: Mignani (1,1) e Marino (1,2). Intanto è notizia di ieri l’ennesimo infortunio di una stagione maledetta: si è fermato Yayah Kallon (lesione del legamento collaterale mediale). Beh ce n’é abbastanza per mettersi le mani nei capelli.
Parafrasando indegnamente Antonio Tabucchi, potremmo dire che Gaston Pereiro ‘sostiene’ le chance di salvezza (diretta) della Ternana. Con una magia su punizione, sia pure agevolata dall’improbabile barriera del Cosenza apertasi come il Mar Rosso, ‘El Tonga’ ha regalato tre punti pesantissimi alle Fere e, contestualmente, inguaiato i silani. Dal suo arrivo alla corte di Breda nel mercato di gennaio, fortemente voluto dal ds Capozucca, il fantasista di Montevideo è riuscito nell’impresa di non far rimpiangere il connazionale Falletti. Dieci gettoni e 3 gol, tutti rigorosamente dedicati all’uomo che l’ha portato a Terni (“quando segno corro da lui”), sono il bottino del fuoriclasse ex Cagliari, Nacional e PSV, che si è caricato sulle spalle i rossoverdi e già punta il mirino sulla Samp, avversaria dopo la sosta.
La crisi del Lecco, fanalino di coda, ha segnato un punto di non ritorno. La decima sconfitta nelle ultime undici giornate di campionato è una sentenza di condanna inappellabile, la bocciatura solenne di una squadra costruita male in estate ed emendata peggio a gennaio. A otto turni dalla fine, il distacco dalla zona playout è salito a 10 punti. Troppi. Al ‘Del Duca’ l’Ascoli della nuova gestione Carrera ha conficcato altri quattro chiodi nella bara dei lacustri, ormai rassegnati all’ineluttabilità della retrocessione in Serie C. Che sarebbe una liberazione, l’epilogo di una deriva allucinante imboccata dopo le dichiarazioni shock del patron Di Nunno sul presunto coinvolgimento dei tesserati del Lecco in condotte illecite, con conseguente polverone, dura risposta di Aic e Aiac nonchè apertura di un’inchiesta da parte della Procura federale.