Serie B, il punto sulla 24esima giornata
A questo punto la sensazione è che il Parma debba temere solo l’invidia degli dèi. Prove di fuga in vetta alla classifica per i ducali, corsari sul campo di un Cittadella irriducibile – al ‘Tombolato’ i granata hanno tirato di più, battuto più angoli e dominato la capolista sul piano del possesso palla – e adesso volati a +6 sul ticket delle inseguitrici composto da Cremonese e Como. La frenata dei grigiorossi, bloccati sull’1-1 allo ‘Zini’ da una Reggiana in grande salute (settimo risultato utile consecutivo per Nesta), è costata l’aggancio del Como. Al ‘Sinigaglia’ è andata in onda la seconda puntata de ‘La grande… Strefezza’: dopo il gol-partita siglato all’esordio con gli azzurri in quel di Terni, infatti, il gioiello italo-brasiliano si è ripetuto nel derby contro un Brescia mai domo, fermato dai pali e uscito dal campo a testa altissima. Trascinato dal solito Pohjanpalo, il Venezia ha invece maramaldeggiato in Alto Adige facendo una scorpacciata di… strudel e di punti, preziosissimi per continuare a inseguire un sogno che resta a portata di mano. Sale a grandi falcate il Palermo, vittorioso tra le ‘mura amiche’ di Piacenza – al ‘Garilli’ erano presenti oltre 2.000 tifosi rosanero – contro la FeralpiSalò. Per la truppa di Corini a segno con il ‘crack’ Ranocchia (che impatto!) e un Soleri rifiorito, dopo essere stato a un passo dall’addio durante la finestra di mercato invernale, sono 10 i punti còlti nelle ultime 4 gare; e adesso il secondo posto dista solo tre lunghezze.
In zona playoff rocambolesca affermazione del Catanzaro, che si è giovato dell’espulsione (contestatissima) di Valzania per ribaltare in zona Cesarini un Ascoli scorbutico e anche sfortunato. Marchigiani nei guai, ma Castori non trema: “Con te fino all’inferno!”, ha tuonato su Instagram patron Pulcinelli mettendo a tacere una parte della stampa ascolana che vorrebbe il tecnico di Tolentino sulla graticola e a rischio esonero in caso di ko, venerdì, contro la Cremonese. Chi ha approfittato solo parzialmente delle inchiodate di Citta e Brescia è stato il Modena, costretto al pari interno da un Cosenza gagliardissimo; il punticino però è bastato ai canarini per riprendersi un posto nelle prime otto. Mentre a Pisa la Torre è crollata sulle speranze della Samp di dare un senso al suo campionato. Adesso i blucerchiati dovranno cominciare a guardarsi le spalle; nel frattempo, in vista del Brescia, hanno anticipato il ritiro a testimonianza della delicatezza del momento.
E veniamo ora alla coda della classifica che ha vissuto una giornata sostanzialmente interlocutoria. Detto di Ascoli e FeralpiSalò, la Ternana deve recitare il mea culpa per aver gettato al vento due punti vitali nello scontro diretto per la salvezza con lo Spezia. Una cosa è certa: il pareggino uscito sulla ruota di Terni non serve a nessuno. Infine diamo il bentornato ad Alfredo Aglietti, subentrato al silurato Bonazzoli sulla panchina del Lecco, ultimo della classe, dopo il rovinoso 3-1 incassato dai blucelesti (quinto stop di fila) al ‘San Nicola’ per opera del Bari della nuova gestione Iachini. Sulle rive del Lario la nebbia è fitta e lo scoramento dilagante: al navigato tecnico toscano il compito di riaccendere il fuoco della speranza.