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Lazio, Arijon Ibrahimovic ha svolto le visite mediche. Manca solo la firma
Arijon Ibrahimovic ha da pochi minuti concluso le visite mediche. Il trequartista tedesco classe 2005, lo scorso anno al Frosinone, sta muovendo i suoi primi passi da calciatore della Lazio: questa mattina ha svolto e superato le visite mediche, ora per lui arriverà il momento della firma sul contratto. Il Bayern Monaco ha ceduto Ibrahimovic alla Lazio con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a otto milioni di euro. Ma a favore della società bavarese è già stato fissato un contro-riscatto a 20 milioni.
Il direttore dell'area tecnico-operativa del Frosinone Guido Angelozzi, che l'anno scorso lo aveva portato a Frosinone in prestito, ha così parlato di Ibrahimovic ai taccuini de Lalaziosiamonoi.it: "Io stravedo per lui. Ho un debole calcistico che non riesco a spiegare a parole. Ha qualità, temperamento, forza e guizzi. Noi abbiamo fatto di tutto per portarlo a Frosinone lo scorso anno e la sua volontà è stata determinante. Dopo una call con noi ce lo siamo ritrovati in Italia per forzare la mano e venire in Serie A. Lo seguivo da tempo, ma i tedeschi inizialmente non volevano cederlo. Poi alla fine siamo arrivati a un accordo grazie soprattutto a lui".
E ancora: "Quando è arrivato non aveva nemmeno la patente. Ha iniziato fortissimo, poi ha avuto un lieve calo dovuto anche alla giovane età. Per la prima volta si trovava lontano da casa in un paese non suo, a metà stagione ha un po' tentennato ma poi si è rimesso nei binari. Si parla di lui bene da sempre e due anni fa era considerato il secondo miglior 2005 d'Europa per farvi capire che tipo di giocatore è".
Il direttore dell'area tecnico-operativa del Frosinone Guido Angelozzi, che l'anno scorso lo aveva portato a Frosinone in prestito, ha così parlato di Ibrahimovic ai taccuini de Lalaziosiamonoi.it: "Io stravedo per lui. Ho un debole calcistico che non riesco a spiegare a parole. Ha qualità, temperamento, forza e guizzi. Noi abbiamo fatto di tutto per portarlo a Frosinone lo scorso anno e la sua volontà è stata determinante. Dopo una call con noi ce lo siamo ritrovati in Italia per forzare la mano e venire in Serie A. Lo seguivo da tempo, ma i tedeschi inizialmente non volevano cederlo. Poi alla fine siamo arrivati a un accordo grazie soprattutto a lui".
E ancora: "Quando è arrivato non aveva nemmeno la patente. Ha iniziato fortissimo, poi ha avuto un lieve calo dovuto anche alla giovane età. Per la prima volta si trovava lontano da casa in un paese non suo, a metà stagione ha un po' tentennato ma poi si è rimesso nei binari. Si parla di lui bene da sempre e due anni fa era considerato il secondo miglior 2005 d'Europa per farvi capire che tipo di giocatore è".
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