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Frosinone, ecco Bianco: "Il compito mio e dello staff è quello di aiutare i ragazzi a tirare fuori le qualità che hanno"

Frosinone, ecco Bianco: "Il compito mio e dello staff è quello di aiutare i ragazzi a tirare fuori le qualità che hanno"TuttoB.com
ieri alle 18:00Frosinone
di Redazione Milano
fonte www.frosinonecalcio.com

Il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi presenta alla stampa il nuovo allenatore del Frosinone Calcio Paolo Bianco.

– Bianco ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2015 come vice della Primavera del Sassuolo. Nel 2017 ha assunto il ruolo di responsabile tecnico del Siracusa in Serie C.  Successivamente ha collaborato come assistente al Sassuolo, allo Shakhtar Donetsk e alla Juventus. Nel giugno 2023 è diventato allenatore del Modena in Serie B, firmando un contratto biennale. Nel febbraio 2025 arriva, dunque, in giallazzurro diventando il 21º tecnico dell’era del presidente Maurizio Stirpe. Ha firmato un accordo che lo legherà al Club fino al 30 giugno 2025.-

Il direttore Angelozzi apre la conferenza;

“Prima di iniziare volevo ringraziare Mister Greco per il lavoro svolto fino ad ora. Gli auguro il meglio per il futuro. E’ la prima volta che cambio allenatore per ben tre volte durante la stagione. Ho scelto Bianco perché è una persona che conosco bene e sono molto fiducioso. Mi ha dato tanta serenità, sin dal primo minuto”.

Mister ha visto il Frosinone giocare? Quale sarà il lavoro che dovrà svolgere in questi giorni, penserà più a lavorare sulla tattica o sulla mente di questi ragazzi?

“Sono ragazzi che devono essere aiutati sotto tutti i punti di vista non solo quello mentale. Il compito mio e dello staff è quello di aiutare i ragazzi a tirare fuori le qualità che hanno. Quando le cose vanno male è il momento in cui viene fuori il vero uomo. Io sono convinto che la squadra abbia le giuste qualità per farlo altrimenti non sarei qui. Credo molto in questa squadra e anche nella figura del direttore che conosco molto bene”.

Questa è una grande rosa, purtroppo nella stagione ha sprecato molto ed ha regalato tanto agli avversari. Che cosa si può fare per evitare sistematicamente di regalare qualcosa ogni partita?

“È una domanda molto difficile a cui rispondere, bisognerà lavorare sul dettaglio. Credo che sia una bella sfida, essendo uomo di sport sono pronto ad affrontare una prova che non credo sia impossibile. Tutto quello che stiamo dicendo ovviamente passerà dalle prestazioni sul campo”.

Quando ci sono queste situazioni è difficile trovare una soluzione. A Salerno ci dobbiamo aspettare qualcosa di diverso oppure vedremo la stessa squadra che ha giocato fino ad ora?

“Il tempo è poco, fortunatamente ho dei collaboratori che erano già qui a Frosinone e mi stanno dando una grande mano sulla conoscenza dei giocatori. È importante la testa con cui la squadra scende in campo, la tattica passa in secondo piano. Se scendiamo con il giusto atteggiamento possiamo giocarcela contro tutti, indipendentemente da chi scende in campo e dal sistema di gioco. Fondamentale adesso è lottare per tutti i novanta minuti”.

Dando una occhiata alle sue precedenti esperienze, ha collaborato con due grandi allenatori come De Zerbi e Allegri, la sua idea di gioco a quale tecnico è più affine?

“Sono sicuramente due allenatori agli antipodi, ho scelto nel mio percorso di lavorare con entrambi perché volevo completarmi. Hanno caratteristiche diverse ma sono due allenatori bravissimi. Io ho delle idee che sono maturate nelle esperienze con loro, ma resto me stesso, ho il mio carattere”.

Ho visto nella sua esperienza a Modena che ha cambiato diversi moduli. Ha un sistema tattico preferito o si adatterà alle esigenze dei calciatori?

“Abbiamo pochissimo tempo quindi dobbiamo aiutare i ragazzi a sfruttare le loro caratteristiche. Il sistema di gioco è relativo, i ragazzi hanno un potenziale incredibile e sarebbe un peccato non valorizzare queste caratteristiche”.

Direttore parlando della gestione di mister Greco, paradossalmente quando sono rientrati gli infortunati, c’è stato un calo delle prestazioni. Come se lo spiega?

“Io credo che quando un giocatore sta molti mesi fuori per infortunio quando rientra fa sempre molta fatica a trovare di nuovo la condizione per mettersi in carreggiata. Un esempio possono essere i nostri attaccanti, mister Greco ha cercato di farli tornare in condizione ma non è facile dopo un lungo stop. Adesso che sono passate un po’ di settimane valuteremo. Sul nostro orizzonte ci sono dodici partite che affronteremo come delle finali”.

Mister in che condizioni mentali ha trovato la squadra?

“La squadra non vive un bel momento come potete immaginare. I giocatori hanno sicuramente bisogno di qualche giorno per adattarsi e per capire chi hanno davanti. Il tempo non c’è, dobbiamo essere bravi noi ad aiutarli lavorando molto sulla testa, anche perché sono molto giovani”.

Ci può dire quale sarà il suo staff?

“Nel mio staff avrò, come allenatore in seconda Filippo Pensalfini, come collaboratori tecnici Salvatore Bruno e Giancarlo Marini. I preparatori atletici invece saranno Stefano Taparelli e Alessandro Fonte. Per il recupero dagli infortunati ci sarà Michele Saccucci e come allenatori dei portieri Matteo Di Norscia”.