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LADY B CON...CAMILLA SERRAPIGLIO

LADY B CON...CAMILLA SERRAPIGLIO
lunedì 27 gennaio 2014, 00:01LADY B
di Christian Schipani

Lady B continua. La rubrica “rosa”, dedicata al sesso femminile, ha puntato i suoi riflettori su Camilla Serrapiglio, la dolce metà di Andrea Seculin, portiere dell’Avellino. Lei, originaria di Firenze, ma che ha scelto di seguire la sua anima gemella anche in terra irpina. La Serrapiglio ci racconta della sua love story con Seculin, parlando anche dell’Avellino che segue puntualmente il sabato in tribuna al Partenio-Lombardi.

Camilla, come hai conosciuto Andrea?

“Io e Andrea ci siamo visti la prima volta a Firenze, nel 2009. Entrambi stavamo festeggiando l'ultima serata di Carnevale in una discoteca fiorentina. In quella serata però non ci siamo nemmeno parlati perchè lui era coi suoi amici ed io con le mie amiche Sofia Paliotto e Melissa Calonaci. Dopo averlo aggiunto su Facebook, abbiamo subito iniziato a frequentarci e una delle prime cose che gli ho chiesto è stata: "Cosa hai pensato quando la sera di Carnevale mi hai vista vestita da Minnie?". La risposta: "Che sei una bella topolina!" era abbastanza ovvia”.

E’ stato amore a prima vista oppure no?

“Non è stato un vero e proprio colpo di fulmine però da quella serata sentivo che poteva nascere qualcosa. Senza dubbi le prime cose che mi colpirono di più furono la sua presenza e il suo modo di porsi. Da quella serata capii che avrei insistito fino a quando non avesse accettato di uscire con me. Devo dire però che non fu un'impresa tanto ardua”.

Cosa ti ha fatto innamorare di lui?

“Come già detto prima, Andrea non è una persona che passa inosservata e col passare del tempo, conoscendolo meglio, mi sono resa conto che oltre alla confezione c'è un bellissimo contenuto. La sua gentilezza e i suoi modi per bene mi colpirono immediatamente e mi portarono sulla strada dell'innamoramento. Ebbi la conferma poi della rarità di una persona come Andrea giorno dopo giorno, con le sue continue cure ed attenzioni”.

Andrea Seculin fuori dal campo di calcio, com’è?

“Andrea è una persona molto riservata inizialmente ma gli basta poco per abbassare le difese: gli ci vuole uno schiaffo per farlo parlare e dieci per farlo star zitto! E' un ragazzo serio, con la testa sulle spalle ed ha la capacità di scindere il lavoro dalla vita privata. E' un ragazzo molto tenero (si commuove persino a vedere i film strappalacrime che piacciono a me!) ma allo stesso tempo tenace soprattutto per ciò che riguarda la sua carriera. E' una persona socievole e adora gli animali”.

Il suo difetto?

“Io lo rimprovero spesso sul fatto che sia troppo accondiscendente. A volte è meglio rispondere a tono o dire la propria opinione anche se potrebbe compromettere qualcosa piuttosto che ingoiare il rospo! Andrea è troppo buono e io glielo faccio sempre presente ma è allo stesso tempo molto convincente quando mi spiega il motivo del suo comportamento. Detto ciò non so mai quale sia la cosa giusta”.

E un suo pregio?

“Solo uno?! Un suo pregio che coinvolge a pieno anche me è che non riesce mai a dirmi di no. E' da 5 anni che ci conosciamo e in questi 5 anni mi ha sempre sostenuta, è sempre stato dalla mia parte, ha sempre cercato di esaudire i miei desideri e le mie volontà”.

Andrea Seculin a casa come si comporta, ti aiuta nelle faccende domestiche?

“Certo, e si lamenta anche! I suoi compiti sono sparecchiare la tavola e buttare la spazzatura. I miei? Tutto il resto (ride ndr.)”.

Come passate il tempo libero?

“Trascorriamo molto del tempo libero insieme agli amici che quest'anno sono i compagni di squadra e le rispettive dolci metà. Organizziamo cene, facciamo gite fuori quando hanno giornate libere, giriamo per i negozi, andiamo al cinema. Comunque ci ritagliamo un po' di tempo anche per noi e trascorriamo il tempo libero nel nostro nido d'amore”.

La cosa più dolce che ha fatto per te?

“Durante la nostra prima vacanza estiva siamo andati in crociera; eravamo a Palma di Mallorca e mentre passeggiavamo mano nella mano si avvicinò un giocoliere di strada. Ci gonfiò un palloncino a forma di cuore e obbligò Andrea a inginocchiarsi davanti a me e a cantarmi una serenata in mezzo alla strada davanti a tutta la gente. Lui lo fece! Dolcissimo e divertentissimo”.

Adesso basta parlare di Andrea, raccontaci di te…

“Beh, che dire? Non è facile che riesca a descrivermi in poche parole. Solarità e positività sono i pilastri principali sui quali basare la vita di tutti i giorni, per questo cerco di vedere il meglio in tutto e tutti. Io e Andrea siamo delle buone forchette che allo stesso tempo tengono alla propria salute e alla propria forma fisica per questo dedico molto del mio tempo alla ricerca di ricette culinarie salutari. E per non sentirmi troppo in colpa cerco giornalmente di allenarmi in palestra”.

Come vi trovate ad Avellino?

“Ci troviamo molto bene ad Avellino, è una città che è riuscita a farci integrare bene fin dall'inizio perchè offre tutto quello di cui si può aver bisogno”.

Cosa pensi della tifoseria dell’Avellino?

“La tifoseria avellinese, i famosi Lupi, è molto attaccata alla squadra. E' sempre un piacere andare allo stadio Partenio e vedere tutte quelle persone che dall'inizio fino al triplice fischio incitano i giocatori aldilà del risultato in corso. Penso che la tifoseria biancoverde sia l'esempio più lampante del dodicesimo giocatore in campo. A me piace andare allo stadio ma sono una che difficilmente manifesta, questa tifosi sono riusciti a coinvolgermi in più di un'occasione e mi sono ritrovata spesso a cantare i cori che si alzavano dalla curva”.

Come vivi la partita al Partenio quando gioca Andrea?

“Quando gioca Andrea vivo tutta la partita con maggior emozione. Quando poi la palla entra in area di rigore mi tappo gli occhi con le mani”.

Segui l’Avellino per via di Andrea, ma vediamo se sei anche un’intenditrice di calcio…

“La posizione che ha attualmente l'Avellino è più che meritata, ha affrontato un girone di andata molto brillantemente, ha sviluppato un bel gioco di squadra e a volte poteva anche fare qualcosina di più ma degli episodi hanno giocato a sfavore dei biancoverdi. E' una squadra ben equilibrata, merito anche delle persone competenti e capaci che lavorano alla preparazione dei giocatori. Il girone di ritorno confermerà sicuramente che l'Avellino è così in alto perchè è una squadra perfettamente impostata”.