LADY B CON...ELISA COLOMBO
Elisa Colombo, classe ’90, alta un metro e settantatré centimetri, bella e con la passione per il calcio. L’identikit perfetto per la prossima Lady B della nostra rubrica. Nella vita di tutti i giorni è un’assistente di volo per una compagnia aerea italiana, ma quando non lavora si sveste dei suoi abiti per indossare, udite udite, scarpe coi tacchi, maglia e pantaloncini. Esatto, proprio così. La bella Elisa fa parte della Nazionale Italiana Modelle Amika, una squadra che ha l’intento di creare una formazione di modelle, fotomodelle, lavoranti nel settore dello spettacolo che scendono in campo a giocare partite di calcio per solidarietà.
Elisa, com’è nata la passione per il calcio?
“La passione per il calcio è nata alle scuole superiori, ho sempre avuto in prevalenza amici maschi ed ho tre fratelli. Tutti questi fattori mi hanno portata a seguire questo sport”.
Una passione che ti ha spinto, poi, a giocare a calcio per la Nazionale Amika…
“Si, piano piano questa passione l’ho trasformata in una realtà mia, dato che ho iniziato a giocare a calcio in una squadra di modelle e, il tutto, per beneficenza. Anche se giocavo per divertimento e per una buona causa, quindi non a livelli professionali, adoravo stare in quel campo con la mia squadra e ai tacchi 12 preferivo i tacchetti. Purtroppo ho dovuto abbandonare la squadra poco tempo fa per via del mio nuovo lavoro e del poco tempo a disposizione. Giocavo in attacco con la maglia numero 9”.
Ci parli della Nazionale Modelle Amika?
“La Nazionale è una squadra di modelle, nasce con l'idea di riunire un gruppo di giovani e belle ragazze, di farle allenare e giocare ad eventi di calcio spettacolo con lo scopo di fare del bene agli altri e quindi con il solo scopo benefico. Oltre a giocare a calcio le ragazze partecipano a svariati eventi nel campo della moda, della pubblicità eccetera, essendo anche delle modelle”.
Tu e la Nazionale Amika, quando la firma sul contratto?
“Io sono entrata a far parte della squadra dopo un casting con la presidentessa e il manager della squadra, ho affrontato sin da subito le partite ed i vari eventi con grande energia e carisma dato lo scopo dei vari eventi”.
La tua prima volta allo stadio?
“La prima volta che sono andata allo stadio avevo 18 anni, ero al Meazza a vedere l’Inter. Di solito preferisco guardare le partite comodamente dal divano di casa, quindi non sono un'assidua frequentatrice di stadi. Se vale il campetto in cui si allenava mio fratello da piccola e le sue partite allora la prima volta allo stadio avrò avuto 6 anni”.
Cosa fai nella vita di tutti i giorni?
“Nella vita di tutti i giorni lavoro come assistente di volo per una compagnia aerea italiana con voli di corto, medio e lungo raggio. Ho iniziato da poco questo lavoro ma è ciò che ho sempre voluto anche se ti porta a rinunciare a parecchie cose per il fatto di esser sempre in giro per il mondo. Per questo lavoro ho dovuto abbandonare la mia squadra”.
Il tuo hobby?
“il mio hobby principale è la fotografia. hobby che, ora, in giro per il mondo potrò accrescere maggiormente”.
Il calcio non è solo uno sport solo per maschi, tu sei la prova…
“Che il calcio sia uno sport solo per uomini non credo proprio e io ne sono la prova. Ognuno debba esser libero di praticare ciò che lo far stare bene. Forse gli uomini prevalgono numericamente rispetto alle donne nel calcio, ma anche noi possiamo metterci i tacchetti, dei calzettoni e prendere a calci un pallone con l'obiettivo della rete. Ovviamente deve piacere come sport, ma come ci sono uomini ballerini non vedo perché le donne non possano giocar a calcio. Spesso in alcuni eventi mi è capitato di incontrare ragazze che giocano a livello professionale a calcio e devo ammettere che sono rimasta stupefatta dalla loro bravura”.
Che squadra tifi?
“Io sono tifosa dell’Inter, ma abitando in provincia di Varese ogni tanto seguo i biancorossi”. Il 2014 del Varese non è iniziato proprio bene… “No, purtroppo inizia male con una sconfitta. Ho visto la partita contro il Cesena e mi è dispiaciuto per la debacle all’Ossola, non è bastato il solo rigore di Pavoletti a riequilibrare il match. Probabilmente sarà tutta colpa della lunga sosta speriamo si riprendano nelle prossime partite”.