RdC - Modena, Tremolada è il tormentone finale? Conferma più lontana, tanti club di C su di lui

"Modena, Tremolada è il tormentone finale?", titola il Resto del Carlino. 

Il futuro del fantasista tema anche di questa estate. Ma la riconferma in gialloblù appare più lontana, su di lui diversi club di Lega Pro.

Tremolada sì? Tremolada no? Non c’è estate che non ripresenti il consueto tormentone. Come una hit impossibile da non ascoltare sotto l’ombrellone o in radio. Ma, per sua stessa definizione, il tormentone non è eterno, ha un suo momento ben determinato nel tempo e nello spazio, più o meno tre mesi come sappiamo.

Così anche il tormentone Tremolada riscontra la curiosità, crea il dibattito, mantiene un certo livello d’interesse finché non si arriva ad una conclusione. In passato furono gli allenatori a decidere attraverso le scelte. Tesser, pur con qualche sano confronto, lo ha ritenuto indispensabile in ogni attimo della sua avventura a Modena: nella buona e nella cattiva sorte. Anche Bianco non ne voleva sapere nulla. Titolare, perché di giocatori con quella qualità in Serie B non ne esistevano. Poi, dopo un buonissimo avvio, le varie confusioni dentro e fuori dal campo hanno contaminato il rapporto e il cammino del Modena stesso.

Si arriva così a Bisoli, il quale ha mantenuto la scia dei suoi predecessori salvo poi fare un passo indietro e preferire una trequarti diversa. Ciò che sappiamo, ad oggi, è che Tremolada è molto più vicino ad altri lidi che non a quelli canarini. In particolare in Lega Pro, dove club come Trapani, Catania e non solo sanno bene che il suo mancino può fare ancora la differenza, cosa che Tesser sapeva già molto bene nel 2021 e il campo gliene ha dato atto. Ecco, Tremolada ha fatto sempre discutere. Ha diviso, perché il giocatore estroso difficilmente mette d’accordo tutti. Ci si aspetto tanto, tutto, da lui. È il vero problema sta proprio in questo tipo di mentalità. Molto probabilmente il Modena se ne priverà, nonostante a Bisoli piacesse enormemente dal giorno del suo arrivo averlo in rosa. E magari, chissà, ci starà riflettendo un po’ in ritiro a Fanano [...].