Nocerina, cattivi pensieri
La fatal Crotone. Doppiamente grave la battuta d’arresto della truppa di mister Auteri al cospetto dei pitagorici. Una sconfitta meritata, ovvia risultante di atavici limiti e di errori masochistici.
Molossi apparsi affannati dopo l’incredibile rincorsa che li ha rilanciati in piena lotta salvezza dopo i disastri di un autunno ed un inverno raggelanti. Cambio di passo macroscopico che, pur tuttavia, soprattutto nel momento topico della stagione, non consente ugualmente alcun margine d’errore: fattore fisiologico per chi ha tanto rimontato e si trova ancora a rimontare a meno di quindici giorni dal termine della regular season.
Primo tempo in cui la Nocerina, costantemente sotto pressione, riesce a tenersi in piedi grazie a Concetti per poi rovinare sotto i colpi del maggiore tasso tecnico del Crotone e sotto la scure di ingenuità che tagliano le gambe ai presupposti di un pomeriggio felice per la compagine di patron Citarella. Rossoneri che ora non sono assolutamente padroni del proprio destino. Per raggiungere lo spareggio per la permanenza in serie B occorrerà avere ragione di Padova e Pescara. E scusate se è poco. Classifica alla mano, il match di domenica al S. Francesco e quello successivo all’Adriatico si presentano già di per sé a dir poco ostici. Potrebbe addirittura non bastare battere, contro ogni pronostico, sia i veneti che gli abruzzesi, squadre alla ricerca disperata di punti per coronare i propri sogni di gloria. Il Vicenza, ora quartultimo, ed il Livorno, quintultimo con 60’ da recuperare a Pescara partendo dal doppio vantaggio, hanno impegni più abbordabili. Bari al Menti e Reggina al Granillo per i biancorossi; Brescia al Rigamonti e derby col Grosseto al Picchi per i labronici. Già questo basta a dare il là a brividi rossoneri, ad un festival di sensazioni e sentimenti antitetici.
Ritornando alla gara dello Scida , intorno al 60’ i due sussulti senza esito tra i più clamorosi. Prima Concetti si oppone alla grande ad un bolide da distanza ravvicinata di Florenzi, di poi Castaldo, involatosi sulla sinistra, tutto solo, deposita comodamente, con un risibile pallonetto, tra le braccia di Belec una sfera che avrebbe dovuto calciare con una violenza inaudita alle spalle dell’estremo difensore rossoblu. Errore che bissa quello di Laverone al 45’, il quale pecca in decisione nella conclusione a pochi metri dalla porta. In ambedue le circostanze, Nocerina che usa un innocuo fioretto laddove dovrebbe colpire col cannone per difendere la serie B. Dal 75’ il Crotone incomincia a prendere fattivamente il largo e dimostra che il ricorso alla giocata ad effetto deve pur mantenere i crismi della concretezza: pregevolissimo e deciso colpo di tacco di Calil, spalle alla porta, e rete del meritato vantaggio. Sette minuti dopo altra giocata da applausi per i pitagorici: punizione-bomba di Ciano e rete del raddoppio. La Nocerina è frastornata ed impacciata, conscia della superiorità dell’avversario e della gravità del capitombolo che va concretizzandosi. Di Maio, in qualche modo, accorcia nell’over-time. Poco più di un minuto dopo Gabionetta suona il terzo squillo per il Crotone, esultando in maniera incontenibile, per un 3-1 finale che riscopre ferite e mali arcinoti in casa rossonera.
Per Bruno e compagni, sull'orlo del precipizio quando vanno spegnendosi i riflettori e va calando il sipario sul torneo cadetto, speranze convulse: al quarantesimo atto mandato agli archivi su quarantadue, si ritrovano a sperare in sé stessi, in una concomitanza favorevole di risultati dagli altri campi e finanche nel procuratore federale Palazzi. Si resta in attesa di sapere, al riguardo, in che misura influiranno le tanto strombazzate, dagli organi di stampa, penalizzazioni sulla classifica di questo campionato. Ci si industria a compilare tabelle ed analizzare tutte le possibili congiunture che consentirebbero alla Nocerina di restare in cadetteria. Un bailamme che vedrà tutti contro tutti in ogni sede. Nocerina, ovviamente, compresa. E’ un finale di campionato, con relativa coda giudiziaria, da impazzire. Di gioia o di disperazione, ben presto lo sapremo.