
Cremonese, Stroppa: "Fondamentale che tutti siano sul pezzo. E questo è determinante"
“Tante volte nelle pagelle leggo i meriti all’allenatore per i cambi fatti, invece io li voglio dare ai ragazzi per la mentalità che abbiamo. Anche per me diventa più facile scegliere giocatori che vogliono imporsi nella partita e fare la differenza. C’è voglia di giocare in questa squadra da parte di tutti e pieno coinvolgimento anche da chi non entra. Tutti sono dentro e in un momento come questo è fondamentale”. Il tecnico della Cremonese Giovanni Stroppa elogia i suoi giocatori tornando con la mente alla vittoria in rimonta sul campo del Palermo prima della sosta per poi concentrarsi sul Cittadella: “Dobbiamo pensare di affrontare sempre partite come se fossero una partita di play off o una finale. Serve l’atteggiamento, fare la partita con alcune caratteristiche. Il Cittadella è il solito Cittadella – prosegue il tecnico come si legge sul sito dei lombardi - anche se ha cambiato metodo resta tignoso, una squadra verticale e che sui mezzi palloni cerca di vincere i contrasti. Sarà una partita difficile da interpretare nel modo giusto”.
L’entusiasmo post Palermo è rimasto inalterato nonostante le settimane di sosta?
“Credo che sia indifferente, se avessimo continuato l’entusiasmo ci avrebbe aiutato a cavalcare l’onda, ma come ho appena detto la squadra si è allenata benissimo. Domani vedremo, le avvisaglie sono positive quindi mi auguro di dare continuità e proseguire con l’approccio mostrato nelle ultime gare”.
Prima parlava dei nazionali. Antov e Pickel rischiano di non partire dall'inizio?
“Su Pickel ci sto pensando, per Antov credo che i tre dietro stiano attraversando un momento importante, stanno bene fisicamente e non mi va di cambiare tanto per farlo. Il dubbio riguarda Charles”.
Chi è arrivato a gennaio ha portato qualità e quantità. A che punto sono Gelli e Valoti?
“Stanno migliorando. Gelli è arrivato infortunato, doveva trovare conoscenze e in questo momento è ad un ottimo livello. Valoti si stava riprendendo, ha inciso a gara in corso ma quella influenza lo ha debilitato molto e ora sta riprendendo condizione. I nuovi acquisti hanno portato qualità e, al di là dell’aspetto tecnico, numeri importanti”.
Vuole andare avanti con la verticalità che può offrire un giocatore come Johnsen?
“Non è solo questo, abbiamo dei tempi da rispettare in funzione di ciò che vogliamo fare e dell’avversario. La squadra può andare in verticale, ma anche palleggiare e far muovere l’avversario: l’importante è fare le cose nel modo giusto, essere padroni del campo e non forzare le giocate, oltre ad approfittare degli spazi lasciati liberi”.
Nelle ultime due partite ha schierato lo stesso undici titolare. Terrà conto dell’impatto dei subentrati in vista di domani?
“Io tengo conto di tutto, sono i ragazzi che devono darmi risposte. E poi dipende da come stanno in quel momento, io lavoro per fare la formazione migliore. Spero che da qui alla fine tutti stiano bene come stanno oggi, sin qui ho scelto la formazione migliore e andrò avanti così”.
Come commenta la riduzione della squalifica di Vazquez?
“Due giornate in meno fanno piacere, dobbiamo essere bravi a tenerlo in condizione perché tornerà comodo”.
Il finale di stagione ricorda quello dello scorso anno. C’è voglia di riprendersi ciò che è mancato? Il gruppo sente questa responsabilità?
“Io questa cosa la cerco da giugno. Ed è fondamentale avere il sangue che ribolle, perché per me quella finale era un punto di partenza. Ci sono state delle difficoltà, ma ripeto che la squadra è in condizioni eccellenti, bisogna pensare di partita in partita e vedere cosa succederà alla fine. Avere questa mentalità e questo spirito di gruppo diventa fondamentale, se non determinante”.
L’entusiasmo post Palermo è rimasto inalterato nonostante le settimane di sosta?
“Credo che sia indifferente, se avessimo continuato l’entusiasmo ci avrebbe aiutato a cavalcare l’onda, ma come ho appena detto la squadra si è allenata benissimo. Domani vedremo, le avvisaglie sono positive quindi mi auguro di dare continuità e proseguire con l’approccio mostrato nelle ultime gare”.
Prima parlava dei nazionali. Antov e Pickel rischiano di non partire dall'inizio?
“Su Pickel ci sto pensando, per Antov credo che i tre dietro stiano attraversando un momento importante, stanno bene fisicamente e non mi va di cambiare tanto per farlo. Il dubbio riguarda Charles”.
Chi è arrivato a gennaio ha portato qualità e quantità. A che punto sono Gelli e Valoti?
“Stanno migliorando. Gelli è arrivato infortunato, doveva trovare conoscenze e in questo momento è ad un ottimo livello. Valoti si stava riprendendo, ha inciso a gara in corso ma quella influenza lo ha debilitato molto e ora sta riprendendo condizione. I nuovi acquisti hanno portato qualità e, al di là dell’aspetto tecnico, numeri importanti”.
Vuole andare avanti con la verticalità che può offrire un giocatore come Johnsen?
“Non è solo questo, abbiamo dei tempi da rispettare in funzione di ciò che vogliamo fare e dell’avversario. La squadra può andare in verticale, ma anche palleggiare e far muovere l’avversario: l’importante è fare le cose nel modo giusto, essere padroni del campo e non forzare le giocate, oltre ad approfittare degli spazi lasciati liberi”.
Nelle ultime due partite ha schierato lo stesso undici titolare. Terrà conto dell’impatto dei subentrati in vista di domani?
“Io tengo conto di tutto, sono i ragazzi che devono darmi risposte. E poi dipende da come stanno in quel momento, io lavoro per fare la formazione migliore. Spero che da qui alla fine tutti stiano bene come stanno oggi, sin qui ho scelto la formazione migliore e andrò avanti così”.
Come commenta la riduzione della squalifica di Vazquez?
“Due giornate in meno fanno piacere, dobbiamo essere bravi a tenerlo in condizione perché tornerà comodo”.
Il finale di stagione ricorda quello dello scorso anno. C’è voglia di riprendersi ciò che è mancato? Il gruppo sente questa responsabilità?
“Io questa cosa la cerco da giugno. Ed è fondamentale avere il sangue che ribolle, perché per me quella finale era un punto di partenza. Ci sono state delle difficoltà, ma ripeto che la squadra è in condizioni eccellenti, bisogna pensare di partita in partita e vedere cosa succederà alla fine. Avere questa mentalità e questo spirito di gruppo diventa fondamentale, se non determinante”.
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