CorSport - Palermo, l’esempio di Dionisi tecnico resiliente

La rivincita più bella di Alessio Dionisi, tecnico resiliente del Palermo, si riflette negli occhi vispi e nello sguardo gioioso di Joel Pohjanpalo, il finlandese implacabile che sta cambiando la stagione dei siciliani a suon di gol (già 8). Dopo aver attraversato più volte i marosi estremi di un campionato che raramente vive di bonaccia, il tecnico senese ha dimostrato una notevole tenacia nel rimanere attaccato al timone di una squadra che, anche nelle vittorie più estreme, come quella contro la capolista emiliana, continua a vivere di strappi e palpitazioni. In vantaggio di ben 4 gol contro un Sassuolo ormai in attesa solo di certificare una promozione scontata, i siciliani hanno pensato bene di vivacizzare il pomeriggio, ormai noioso, del Barbera, incassando due reti che hanno rimesso in discussione un risultato acquisito. È servita la terza prodezza del funambolico finlandese per allontanare dalla testa di Grosso l’idea di una clamorosa rimonta. Ci sarà tempo per festeggiare e sigillare la promozione in A.
Ora, i 3 punti sono fondamentali per il Palermo a radicarsi nel perimetro playoff, scavalcare il Cesena e mettere pressione al Catanzaro. Tutto ciò sarebbe stato impensabile senza la concretezza del cecchino di Helsinki, sbarcato in Sicilia con l’unico intento di riconquistare subito la A. Sarà necessario guadagnarsela nell’incerta lotteria degli spareggi di fine stagione, ma ora la possibilità è intatta. Complice la testardaggine del club anglo-arabo, che non si è lasciato condizionare, come un anno fa, dagli umori della piazza alimentati dalle incertezze spesso evidenti dei rosanero. Ma, niente cambi al buio. Che invece rischiano di verificarsi alla Sampdoria e alla Salernitana, due squadre che hanno inciampato in un’altra brutta stagione e che hanno già vissuto due avvicendamenti in panchina senza riuscire a mutare lo scenario. Ora anche Semplici e Breda rischiano di pagare il prezzo di due rovinose sconfitte nei rispettivi derby, archiviati con un’altra sconfitta. L’esonero sembrerebbe inevitabile, ma a 6 giornate dal termine della stagione regolare, con più scontri diretti da giocare, il tempo per una nuova gestione potrebbe non esserci. E allora, l’esempio di Dionisi, resiliente a ogni avversità, dovrebbe servire da lezione. Promozione o salvezza, i conti alla fine! O no?