QS: "Il Pisa e il suo popolo, ora così lontani. Le contestazioni, le domande e i silenzi"
"Il Pisa e il suo popolo, ora così lontani. Le contestazioni, le domande e i silenzi", titola il Quotidiano Sportivo.
Nell’era Corrado non c’era mai stata così tanta 'distanza' fra i nerazzurri e la città, complice anche un progetto che ancora non decolla.
Un legame indissolubile che sembra quanto mai flebile. Pisa e il Pisa, almeno negli ultimi decenni della più che centenaria storia del club, non sono mai stati così distanti. La dimostrazione ne è la contestazione del pubblico durante e al termine della partita contro il Brescia, la seconda interna consecutiva dopo quella già presentata contro il Como. Sono tre gli interrogativi posti dalla Curva Nord verso la società, scritti su dei fogli diffusi durante la partita: "Quali sono i programmi sportivi, ad oggi?", "A che punto siamo con lo stadio (progetto del nuovo o sistemazione del vecchio?".
"A che punto siamo con il centro sportivo?", tutti e tre già posti in un precedente comunicato, tutti e tre ancora in attesa di risposta. Tre domande per tre cori, già sentiti la precedete partita, e riproposti sabato: "Meritiamo di più", "Questo stadio è una vergogna" e "Ci avete rotto il cxxxo". Messaggi eloquenti, che stridono all’udito di chi ha frequentato lo stadio nerazzurro negli ultimi anni, abituato a messaggi di amore incondizionato, dalla Serie D alla Serie B, verso la squadra. Il rapporto tra la città di Pisa e il club, che trascende le varie categorie, è storicamente stretto, intimo, talvolta simbiotico, come accaduto con la squadra di Ventura del 2007-08, quella di Gattuso del 2015-16 o quelle di D’Angelo, dal 2018-19 al 2021-22. Quello attuale, invece, pare il periodo storico di maggiore lontananza tra tifoseria e squadra dell’era Corrado [...].