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ESCLUSIVA TB - Juve Stabia, Candellone: "'Player of the Week’? Il merito è anche dei compagni. Del rinnovo parleremo a suo tempo. L’attaccante più forte della B? Adorante. Il segreto è la coesione. Per la salvezza ci siamo quasi, poi..."

ESCLUSIVA TB - Juve Stabia, Candellone: "'Player of the Week’? Il merito è anche dei compagni. Del rinnovo parleremo a suo tempo. L’attaccante più forte della B? Adorante. Il segreto è la coesione. Per la salvezza ci siamo quasi, poi..."TuttoB.com
Candellone
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 07:00Primo piano
di Marco Lombardi

Una doppietta per 'spennare' i canarini, alimentare i sogni playoff della Juve Stabia e guadagnarsi il rinnovo del contratto. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Leonardo Candellone, 27enne centravanti nonchè capitano della Juve Stabia, laureatosi 'Player of the Week' della 30esima giornata di Serie B. 

Quanto è gratificante il riconoscimento di ‘giocatore della settimana’?

“È motivo d’orgoglio, anche perché è la prima volta che vengo insignito di un riconoscimento così importante. Grande merito va anche ai miei compagni, che mi hanno dato una mano a rendere possibile tutto ciò”.

Prima di quella rifilata al Modena, a quando risaliva la tua ultima doppietta?

“A tre anni fa, quando militavo tra le fila del Sudtirol: segnai due gol in Coppa Italia.  Fu l’anno della promozione in serie B. Sicuramente, però, la doppietta col Modena ha un sapore speciale”.

Ora è più vicino il rinnovo del contratto?

“Con la società non ne abbiamo parlato più di tanto, ma sono qui da due anni e c’è un bel rapporto. Quando sarà il momento opportuno affronteremo l’argomento, ora l’importante è terminare bene il campionato a livello di squadra e personale”.

Finora hai timbrato 5 volte: ti sei posto un obiettivo da raggiungere in termini realizzativi?

“La Juve Stabia sta andando forte, sono molto contento. Quanto a me, avrei potuto avere qualche gol in più ma va bene così. All’inizio della stagione il mio obiettivo era toccare quota 8-10 gol, quindi c’è ancora un po’ da lavorare”.

Quale il gol, nel corso della tua carriera, a cui sei più affezionato?

“Mi viene in mente la prima rete tra i professionisti: Gubbio-Sudtirol 1-0. Ormai è passato un po’ di tempo ma è stato davvero emozionante: avevo 18 anni ed ero alla prima esperienza lontano da casa nel mondo dei grandi”.  

L’attaccante più forte della Serie B?

“Adorante. Se parliamo di prima punta, sta dimostrando di essere un giocatore importante per la categoria. Per citarne altri, sicuramente Pio Esposito, giovane di grande prospettiva, e Iemmello, che in B è una certezza, oltre naturalmente a Berardi e Laurienté, la carriera dei quali parla da sola”.

Con la salvezza virtualmente in cassaforte, la Juve Stabia può alzare l’asticella?

“Sì, penso che a questo punto per la salvezza ci siamo; forse mancano 1-2 punti per avere la certezza matematica. Dopodichè potremo puntare a qualcosa di più ambizioso”.

Qual è il segreto del successo delle Vespe?

“Il gruppo e la coesione tra giocatori, allenatore, società, tifosi e città. Un’alchimia perfetta. Così come lo è stato l’anno scorso, quando abbiamo vinto la C, penso sia questa l’arma in più della Juve Stabia”.

Ai tempi della Primavera del Torino il tuo modello era il ‘Gallo’ Belotti. E oggi?

“Sì, confermo. Lo apprezzavo molto perché lottava su ogni pallone e poi ricordo che quell’anno fece una stagione strepitosa in Serie A. Ora non saprei... Comunque il mio modello è rappresentato da quegli attaccanti che sanno anche sacrificarsi per la squadra e non badano solo al gol, sebbene alla fine sia la cosa più importante”.

La squadra che, finora, ti ha impressionato di più?

“Lo Spezia è quella che ci ha messo più in difficoltà. Ha giocatori forti, molti dei quali hanno fatto anche la Serie A, e fisicamente sono davvero duri da affrontare. Se potessi scegliere quale squadra evitare, negli eventuali playoff, non avrei dubbi...”.  

 

 

 

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