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ESCLUSIVA TB – Lo Monaco: “Palermo, Dionisi nell’occhio del ciclone: ci starebbe di cambiare. Brescia, con Cellino allenatori sempre sulla graticola. Juve Stabia sorpresona. Samp e Salernitana delusioni. Cosenza: mai posare le armi, ma..."

ESCLUSIVA TB – Lo Monaco: “Palermo, Dionisi nell’occhio del ciclone: ci starebbe di cambiare. Brescia, con Cellino allenatori sempre sulla graticola. Juve Stabia sorpresona. Samp e Salernitana delusioni. Cosenza: mai posare le armi, ma..."TuttoB.com
Lo Monaco
Oggi alle 17:30Primo piano
di Marco Lombardi

Dal dietrofront del Palermo, che valuta altri profili poi si tiene Dionisi, al Cosenza sull’orlo del baratro, passando per la rivelazione Juve Stabia e le delusioni Samp, Brescia e Salernitana. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto il direttore sportivo Pietro Lo Monaco.

Direttore, il Palermo ha deciso di proseguire con Dionisi (almeno per ora). Avrebbe senso cambiare tecnico a questo punto della stagione?

“Mi pare che l’allenatore sia nell’occhio del ciclone già da diverso tempo, visto che la piazza ne chiede l’esonero a gran voce. Classifica alla mano, il Palermo oggi sarebbe addirittura fuori dai playoff, quindi dovesse finire così il campionato avrebbe fallito l’obiettivo prefissato in estate. Detto questo, un eventuale esonero ci potrebbe stare...”.

Una situazione per certi versi analoga è quella che vive il Brescia. Qui i giocatori hanno fatto quadrato intorno a Maran opponendosi all’esonero. Dopo la sosta, però, le rondinelle faranno visita allo Spezia: che succederà in caso di nuova sconfitta?

“Con Cellino gli allenatori sono sempre sulla graticola. È uno dei presidenti che hanno cambiato più tecnici nella storia del calcio italiano, forse solo Zamparini ne ha sostituiti di più… Però è un buon segnale che la squadra si sia schierata dalla parte di Maran, chiedendo alla società di non fare ‘sciocchezze’. A questo punto della stagione, poi, cambiare tecnico non so fino a che punto sia una mossa producente… L’importante è restare compatti e trovare le motivazioni giuste per raggiungere l’obiettivo minimo, perché la salvezza per il Brescia è il minimo sindacale. Non ci sono dubbi. Questa è una piazza che può ambire tranquillamente a fare la serie A: se non succede, evidentemente significa che qualche problematica c’è”.

Alle spalle del Sassuolo, il Pisa (secondo) ha allungato a +5 sullo Spezia (terzo): un distacco ancora colmabile?

“Io dico sempre che in B i campionati si vincono nel mese di marzo. Chi, in questo periodo, dà l’impennata giusta si mette in pole position. Il Pisa lo sta facendo e 5 punti, seppur non tantissimi, sono sempre un vantaggio abbastanza importante. Fermo restando che in B mai dire mai…”.

Juve Stabia squadra rivelazione.

“Assolutamente sì, è la grande sorpresa (in positivo) di questo campionato, anche perché ha continuato il trend dell’anno prima, quando ha vinto la Serie C con una squadra relativamente giovane e un budget ammissibile. Se non è la migliore in assoluto, la Juve Stabia si colloca comunque tra le società che hanno operato meglio sul piano del rapporto tra costi di gestione e risultati ottenuti sul campo, nonchè in termini di valorizzazione dei ragazzi”.

A proposito: Adorante, che lei conosce perfettamente, è già pronto per la A?

“È un attaccante che ha tante qualità, compresa una capacità realizzativa mica da ridere, e anche abbastanza giovane perché è un 2000. Credo che nella rosa di una squadra di Serie A ci possa stare tranquillamente”.  

Classifica spaccata a metà: dal Modena in giù rischiano tutte.

“Diciamo di sì… Il Cosenza però mi pare abbia margini di speranza ridottissimi, mentre Brescia e Salernitana sono quelle che, per storia, blasone, tifoseria e ambizioni, hanno mantenuto meno le aspettative. Soprattutto i granata sono in una posizione veramente scomoda. Ci può stare, invece, di vedere il Mantova là in fondo perché è una neopromossa; certo, è partita benissimo, ma poi si è smarrita. Credo che la classifica attuale potrebbe essere quella finale, fermo restando, ribadisco, che in B non è mai detta l’ultima parola”.

Palermo, Samp e Salernitana: qual è la più grande delusione?

“La Sampdoria senz’ombra di dubbio. Ma anche la Salernitana che è entrata in un vortice negativo dopo la retrocessione, con un presidente che lascia, riprende, va e torna: queste sono situazioni che si riflettono sulla squadra, unitamente al malumore della piazza che di certo non aiuta. Mi dispiace molto, perché Genova e Salerno sono piazze importanti, ma certamente blucerchiati e granata sono tra le maggiori delusioni”.

Il tracollo del Cosenza nel derby calabrese suona come una condanna.

“Io penso che non si debbano mai posare le armi fino all’ultimo… Certo, la situazione a Cosenza è un po’ particolare, nel senso che da tanto tempo la proprietà è contestata dalla piazza e questo certamente non aiuta. Inoltre una squadra giovane non ha la forza di isolarsi da tutto per concentrarsi solo sul calcio giocato e ottenere risultati importanti. E comunque, tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, perché negli ultimi anni è stata una costante del Cosenza acciuffare per i capelli la permanenza in Serie B. Tutto questo non depone a favore di una piazza di spessore, capace di portare anche 20mila persone allo stadio”.

        

        

   

    

    

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