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Esclusiva TB

ESCLUSIVA TB – Valentini: “Pisa, è stata la mano di Inzaghi. Frosinone e Cremonese deludenti, che bella Juve Stabia. Esoneri affrettati? Pazienza ed equilibrio da noi non vanno di moda. Io e l’Avellino: vi spiego tutto…”

ESCLUSIVA TB – Valentini: “Pisa, è stata la mano di Inzaghi. Frosinone e Cremonese deludenti, che bella Juve Stabia. Esoneri affrettati? Pazienza ed equilibrio da noi non vanno di moda. Io e l’Avellino: vi spiego tutto…”TuttoB.com
Valentini
© foto di Ufficio Stampa Ascoli Calcio
Oggi alle 08:00Primo piano
di Marco Lombardi

La mano di SuperPippo fa volare il Pisa, gli stenti delle big, la Juve Stabia che stupisce e il Cittadella che rompe gli schemi: di questo e altro ha parlato il direttore sportivo Marco Valentini ai microfoni di TuttoB.com.

Direttore, partiamo dalla vetta della classifica: Pisa e Spezia sono sufficientemente attrezzate per arrivare fino in fondo?

“Dietro i risultati del Pisa c’è la mano dell’allenatore perché per 9/11 la squadra è la stessa dell’anno scorso. Inoltre qualcosina sul mercato hanno fatto. Quindi, sì, ritengo che i nerazzurri siano destinati ad arrivare fino in fondo. Anche lo Spezia ha mantenuto lo zoccolo duro dell’anno scorso, e la continuità, nel calcio, è uno dei segreti per fare bene. Non a caso stiamo parlando di due squadre che hanno grossomodo lo stesso gruppo di lavoro, eccezion fatta appunto per l’allenatore del Pisa, da almeno un paio di anni”.

Lei che lo conosce bene: quanto può dare al Modena un Pedro Mendes (ora ai box) a pieno regime?

“Tantissimo. Purtroppo ho visto che si è infortunato… L’anno scorso ad Ascoli è andato in doppia cifra stando fuori quasi tre mesi, ciò significa che in proiezione avrebbe potuto realizzare una ventina di gol. Io dico sempre che il portiere e l’attaccante possono far prendere una certa piega alla stagione. Un bomber da 15 gol, infatti, ti consente di vincere tante partite, così come un portiere che evita 15 gol. Sono due ruoli fondamentali”.

È il Frosinone la più grande delusione di questo avvio di campionato?

“La classifica dice questo. Però la Serie B è piena di esempi di squadre retrocesse per le quali, purtroppo, l’inizio di stagione rappresenta un punto interrogativo. Il Frosinone sta vivendo proprio questo tipo di situazione. Tuttavia, i ciociari hanno una società forte, seria ed equilibrata, un direttore bravo come Angelozzi e una rosa di valore. Credo che debbano solo mantenere l’equilibrio e infilare qualche risultato per venirne fuori”.   

E invece la rivelazione?

“Guardando la classifica dell’anno scorso, potrebbe essere lo stesso Pisa. Che comunque disponeva di una rosa di valore. Direi piuttosto che c’è qualche altra sorpresa in negativo, per esempio la Cremonese dalla quale, stante la rosa, era lecito aspettarsi qualcosa di più. Però il campionato è lungo e alla fine i valori vengono fuori”.

A proposito di Cremonese, ha fatto rumore l’esonero di Stroppa: qualcuno sostiene che sia stato affrettato.

“Per giudicare un esonero occorre vivere la situazione dall’interno. Noi che siamo all’esterno, abbiamo delle percezioni che possono essere diverse da quelle di chi vive la quotidianità dello spogliatoio e le relative dinamiche. Io non sono per gli esoneri, tranne laddove ci siano problemi in termini incompatibilità di rapporti tra squadra e allenatore; in quel caso è giusto valutare l’avvicendamento in panchina. Diversamente sono dell’idea che spesso serva solo un po’ di tempo. Nel calcio ci sono anche gli avversari, a volte anche molto preparati, e poi in B è difficilissimo vincere. Ma se hai dei valori, ripeto, prima o poi vengono fuori. Il problema è che da noi le parole ‘pazienza’ ed ‘equilibrio’ non vanno di moda. A volte si va di emozioni, a ondate di popolo, e si tenta la carta del cambiamento. Peccato che cambiando non è detto che le cose vadano meglio, anzi spesso non migliorano o vanno peggio…”.

Restando in tema di esoneri, a Cittadella il dg Marchetti ha spezzato una tradizione consolidata: mai prima d’ora aveva sostituito un allenatore. Che ne pensa?

“Ammetto che mi ha un po’ stupito perché conosco Stefano da tanti anni, so come lavora e che non è un ‘fan’ degli esoneri. Però, tornando al discorso di prima, le cose vanno valutate dall’interno e se lui ha preso una decisione del genere, evidentemente, avrà avuto dei validi motivi. Non penso che un esonero dipenda sempre e solo da ragioni tecnico-tattiche…”.  

Stentano anche la Samp e il Palermo, paradossalmente ancora di più tra le mura amiche.

“Vale un po’ lo stesso discorso fatto per il Frosinone e la Cremonese. Sia la Sampdoria che il Palermo dispongo di organici di qualità, costruiti per i quartieri alti della classifica, però la B presenta difficoltà ogni settimana… Apro un inciso: ho visto i blucerchiati perdere contro la Juve Stabia e sono rimasto impressionato dai campani per organizzazione e qualità del gioco. Ecco, anche la squadra di Pagliuca è una rivelazione: sono convinto che creerà problemi a tanti.

Tornando alla Samp, il fatto che abbia cambiato subito tecnico fa pensare che non ci fosse, in estate, la piena convinzione di ripartire da Pirlo… Detto ciò, conosco bene Sottil, con cui ad Ascoli abbiamo raggiunto i playoff. So che è l’uomo giusto per sistemare le cose e tirare fuori il massimo da quella squadra.

Quanto alle difficoltà in casa, va detto che all’inizio della stagione le partite hanno un peso diverso rispetto a marzo-aprile –  dove ogni gara è da dentro o fuori –, per cui tante squadre in questa fase del campionato giocano spensierate e possono metterti in grande difficoltà; pur avendo sulla carta valori inferiori, infatti, compensano con l’entusiasmo, l’organizzazione e l’unione del gruppo, riuscendo a fare partite gagliarde”.

 Le favorite per la promozione?

“Sassuolo e Pisa sicuramente, poi c’è un gruppetto di squadre composto da Cremonese, Palermo, Samp, Spezia e anche il Frosinone che può rientrare. Queste sono le compagini con gli organici più attrezzati e che credo si giocheranno la promozione. Tra le outsider, invece, occhio al Brescia che sta facendo bene”.

Si è parlato di lei come possibile nuovo ds dell’Avellino: conferma i contatti?

“C’è stato un contatto qualche settimana fa, è vero, però la proprietà ha scelto di fare a meno del direttore sportivo fino a dicembre, rimandando ogni decisione. Vediamo più avanti…”.

   

 

    

   

       

   

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