Esposito: "Al Chievo sto benissimo. Sogno di giocare in Nazionale con mio fratello Sebastiano. Scamacca, Vignato e Carnesecchi da Serie A"
Il gioiellino del Chievo Verona Salvatore Esposito si è raccontato per la prima volta a trecentosessanta gradi in una lunga intervista sul canale Instagram del noto giornalista Nicolò Schira. Ecco le sue dichiarazioni.
CORONAVIRUS - "Sono qui chiuso in casa a Verona, vivo da solo perciò mi devo un po' arrangiare in cucina. Mi faccio aiutare da mamma Flavia in videochiamata per le ricette e i tempi di cottura. Anche perché non ero molto portato tra i fornelli, all'Inter quando ero in convitto c'era Bettella: ci pensava lui a cucinare. La Quarantena per chi ha la famiglia lontana come me è dura, ma ce la faremo. Come passo le giornate? La mattina mi alleno tra aerobico e tapis roulan, il pomeriggio e la sera mi svago tra tv, social e PlayStation".
CIBO - "Mi piace mangiare tanto, la pasta al forno la prediligo e ho un debole per la nutella".
VIDEOGIOCHI- "Alla Play me la cavo bene. Gioco sempre a Fifa con il Liverpool. Al Chievo io e Vignato siamo i più forti, mentre al torneo della Serie B ho battuto Dezi, mentre Tumminello mi ha distrutto 5-1. Marco è davvero forte a Fifa...".
GRUPPO CHIEVO - "Siamo un bel miscuglio tra giovani ed esperti. Non mi aspettavo che giocatori del calibro di Giaccherini, Meggiorini, Cesar, Frey e Obi trattassero così bene i giovani. Rigione? Abbiamo lo stesso procuratore e mi ha dato una grande mano. Dice di essere il più bello della squadra? Miky non ha gli specchi in casa...".
GLI INIZI - "Sono partito dal Rione Cicerone, in famiglia si masticava solo calcio. Mi mamma mi ha detto che ha dei filmini in cui ho iniziato a camminare tirando calci a un pallone. Mio padre Agostino è stato un allenatore e mi ha trasmesso la passione per il calcio, però non mi ha mai dato consigli. Nè a me nè ai miei fratelli: non ha mai messo becco in nessuna nostra scelta calcistica ed è bello così".
BRESCIA- "Avevo 11 quando l'osservatore Roberto Clerici ci contatta per portare me e mio fratello a Brescia. Riteneva Sebastiano un calciatore di prospettiva e così siamo tutti saliti al Nord. Venivamo da un quartiere totalmente diverso e all'inizio è stato faticoso, poi ci siamo ambientati benissimo tanto che i miei vivono lì ancora oggi. Due anni dopo il Brescia rischiava di fallire e così siamo passati all'Inter".
INTER - "È stata una famiglia. Sono arrivato a 14 anni e sono andato via che ne avevo quasi 18. Sono diventato uomo in nerazzurro: ho vissuto anni belli e creato grandi amicizie. Ricordi più belli? I due scudetti vinti. Eravamo uno squadrone: c'erano Bettella, Gavioli, Pinamonti, Merola. Eravamo una famiglia vera in convitto, un blocco super unito tanto che ci siamo ritrovati tutti in nazionale".
SPAL - "Io sono abbastanza testardo: avevo deciso di andare via perché giocavo poco in Primavera e spesso ero in Berretti. Il direttore Samaden voleva farmi restare, ma dopo 6 mesi ho chiesto la cessione. Vagnati mi chiamava almeno una volta al giorno per portarmi alla Spal: avevo due-tre offerte, ma sentivo che andare a Ferrara era la scelta giusta. Giocavo titolare in Primavera e andavo in panchina ogni tanto con la Prima Squadra. Sono contento che hanno trovato una soluzione Spal e Inter".
RAGAZZE - "La prima cosa che mi colpisce? Sono schietto e sincero: il culo!".
HOBBY - "Da piccolo andavo a pesca, ma non beccavo mai nulla".
RAVENNA - "L'anno scorso a gennaio ho scelto di andare a giocare in prestito con 6 mesi d'anticipo. C'erano il Ravenna e altre squadre, ma il direttore Sabbatini mi cercava da mesi ed è stata la scelta che mi ha cambiato la vita. Ero andato a vedere Ravenna-Ternana in incognito in treno con il mio procuratore Augusto Carpeggiani, che è un po' un fratello maggiore per me, e vedendo la gara mi sono convinto ancor di più che era la squadra giusta: ho pure portato bene visto che hanno vinto 3-2. Sono cresciuto tantissimo con loro e tolto grandi soddisfazioni, conquistando la convocazione per il Mondiale Under 20. Il debutto fu magico: entro con la squadra sotto 2-0 in casa contro la Triestina, prima accorciamo le distanze e al novantaquattresimo c'è una punizione. Vado incontro a Galuppini e chiedo se posso calciarla. L'ho impattata bene e la palla è entrata per fortuna. Glielo avevo anticipato in settimana al direttore Sabbatini che se avessi giocato avrei segnato su punizione. Poi c'è stato il gol vittoria sempre su punizione nel derby contro il Rimini. Anche lì è stato speciale, visto che venivo da due settimane di infortunio. Avevo una frattura un dito del piede, ma imbottito di antidolorifici sono riuscito a segnare. Peccato solo non poter festeggiare il derby perché sono dovuto volare la sera stessa al Mondiale".
MONDIALE U20 - "Prima del torneo nessuno ci dava un euro. Mancavano Zaniolo e Tonali e invece abbiamo fatto un grandissimo torneo arrivando tra le prime quattro. Peccato solo per il gol annullato in semifinale a Scamacca che era regolare: eravamo un uomo in più e avremmo massacrato gli ucraini nel supplementare. Andavamo il doppio di loro. Meglio che non mi ci fai pensare, perché mi sale ancora la rabbia...".
UNDER 21 - "Sensazione bellissima esordire a Ferrara. Emozione doppia farlo nella città dove ho giocato e sono cresciuto. Ringrazio mister Nicolato per la fiducia".
JUVE STABIA- "La sentivo molto come partita, la notte prima non ho dormito. Non è stata una partita normale all'inizio. Quando vedevo il loro scudetto sulle maglie mi faceva strano. Ho sempre tifato per loro, la Juve Stabia è la mia squadra del cuore. Siamo cresciuti al Menti, facendo i raccattapalle quando mio papà Agostino era viceallenatore. Io andavo anche in curva allo stadio da ragazzo per tifare le Vespe".
FRATELLI ESPOSITO - "Siamo tutti sullo stesso livello, ma il piccolo di casa Pio è quello che promette di più. Può sorpassarci tutti, poi fa l'attaccante. Segna tanti gol e può guadagnare una sacco di soldi...(risata, ndr)".
SEBASTIANO ESPOSITO - "Siamo legatissimi e i primi tifosi l'uno dell'altro. Ero a San Siro il giorno del debutto in Champions contro il Dortmund: una emozione fantastica, è stato un sogno realizzato per tutta la famiglia. Ti racconto questo: ho sudato più io in tribuna di lui in campo nonostante l'accelerazione che ha fatto in occasione del rigore. È venuto anche lui allo stadio per me in occasione di Chievo-Juve Stabia. Spero tifasse per me, visto che con le Vespe in campo non si sa mai (ride, ndr)".
PUNIZIONI - "Sono una specialista. Mi piace calciarle. Devo migliorare sui gol su azione. Anche la prima gioia in B è arrivata a Cosenza con un gol su punizione".
VIGNATO - "Durante l'anno vive quasi sempre a casa mia. Siamo molto amici. Ha un grandissimo futuro, si metterà in mostra anche in Serie A. È fortissimo e pronto già per la A. Chi rimorchia di più? Vinco 3-0 facile, sono meno timido in serata di lui".
IDOLO - "In assoluto Francesco Totti, l'ho sempre visto come un dio. Il giocatore non si discute, mi facevano impazzire gli assist non look spalle alla porta. Non l'ho mai incontrato, ma ho ricevuto un video messaggio di un auguri per il mio diciottesimo. Sarebbe bello conoscerlo e avere una sua maglia autografata".
LOOK - "In settimana sto riccio, mentre nel weekend quando si gioca sfodero l'ingellata. Sono attento anche ai vestiti, anche se ultimamente ho speso troppo quando sono andato a fare shopping. Le tute colorate? Nello spogliatoio del Chievo sono incompreso. Non capiscono...".
TATUAGGI- "Ne ho un po'. Ho il mio quartiere sull'avanbraccio, mentre gli altri sono religiosi. Sono devoto a Padre Pio da quando ero piccolo e andavo a messa con mio nonno".
MAGLIA NUMERO 6 - "Volevo il 5, ma l'ha preso Cesar che ha 38 anni e non si poteva discutere, così ho preso il 6 (ride, ndr)...".
FANTACALCIO- "Ci gioco da sempre, sono secondo. Ho una buona squadra. Vi seguo sempre il venerdì a te e gli Autogol. Ho Belotti-Ronaldo davanti e Castrovilli a metà campo. Ho preso anche Sebastiano. All'inizio lo mettevo sempre titolare, ma non entrava mai così poi l'ho messo sempre in tribuna. La settimana col Genoa si sapeva che giocava, ma per scaramanzia l'ho messo in tribuna lo stesso...".
GOL IN A DI SEBA - "Avevamo giocato a Cittadella e stavo rientrando in macchina verso Brescia con Cotali. Sento rigore, ma penso figurati se lo calcia lui. Invece Cotali mi dice c'è Sebi sul dischetto: così ho frenato in mezzo all'autostrada e guardavo con un occhio chiuso e uno aperto. Al gol non ti dico l'esultanza, meno male che la corsia era vuota sennò ci arrestavano...".
COMPAGNO PIÙ FORTE - "Dico Zaniolo, ha tutto per un diventare un top a livello mondiale".
AVVERSARIO PIÙ BRAVO - "Sicuramente Kulusevski, l'ho picchiato per 90 minuti in occasione della finale Scudetto Allievi Inter-Atalanta. Imprendibile, a fine partita mi serviva l'oki per riprenderlo. In B mi ha impressionato Nicolas Viola del Benevento".
MUSICA- "Sono stonatissimo, meglio che non canto. Rocco Hunt è il mio cantante preferito. Prima delle partite per caricarmi ascolto "Forza Campioni" di Nino D'Angelo".
MANOLO PORTANOVA- "È fortissimo, ha tecnica e inserimento in zona gol. Tifo per lui essendo uno dei miei migliori amici. Ci siamo divertiti tanto in vacanza a Formentera l'estate scorsa".
FAMIGLIA - "Siamo legatissimi, siamo la forza l'uno dell'altro. Noi sappiamo da dove veniamo e dove vogliamo arrivare. La famiglia per noi Esposito viene prima di tutto: nessuno ci vuole bene più di noi e di quanto ci vogliamo bene l'uno con l'altro, ci godiamo insieme ogni momento. Abbiamo dei sogni da realizzare insieme, ce lo siamo promesso. Vale per me, per mia sorella Annamaria e per i miei fratelli Sebastiano e Pio".
SOGNI - "Fare l'esordio in Serie A e giocare in nazionale. Sarebbe stupendo giocare in maglia azzurra con i miei fratelli. Sarebbe il nostro sogno più grande".
MODELLI - "Pirlo e De Rossi, guardo spesso i video delle loro partite per studiare giocate e movimenti".
MESSI O RONALDO? - "Scelgo Messi. È talento puro, anche se Cristiano è un grandissimo".
VERONA - "Città stupenda. Mi trovo benissimo, sto crescendo tanto. L'ho girata in lungo e in largo, la mattina facevo una passeggiata in centro per prendere un caffè".
TONALI - "Sandro non rubava l'occhio da ragazzino, ma si vedeva già che era scaltro tatticamente e avrebbe fatto una gran carriera. È molto forte".
FORMENTERA - "Ci siamo divertiti tanto quella estate. Avevamo una scommessa tra me e Manolo Portanova, visto che David Bouah era fidanzato. Dovrebbe dirlo Portanova chi ha vinto...".
COLPANI - "Colpa lo chiamo EL Flaco. È uguale Pastore, un centrocampista tecnicamente fortissimo e molto elegante nello stile di gioco. Ci troviamo benissimo insieme".
MAGLIE - "Le scambio con tutti gli amici e compagni di nazionale. Ho quelle di Scamacca, Colpani, Bettella, Carnesecchi. Poi dico a Sebi di portarne una a casa dopo ogni partita che fa. Già in estate si è procurato quelle di Ronaldo e Pogba".
IL PEGGIO VESTITO - "Garritano si veste veramente male. Mette la coppola con giacca blu e pantalone nero, malissimo negli accostamenti".
CALCIO - "Mi manca tanto, mi mancano allenamenti e partite ma adesso deve venire in secondo piano. Lo sport adesso viene in quarto piano, conta la salute e salvare più vite possibili".
BAFFI - "Ho fatto scommessa con mio cugino Fabrizio e mio fratello Sebastiano che non mi sarei fatto barba e baffi fino alla fine della quarantena".
CARNESECCHI - "È un fratello, siamo molto simili e abbiamo gli stessi ideali. Abbiamo alle spalle una famiglia con gli stessi valori, mi ci rivedo molto. È un grandissimo portiere, farà una grande carriera".
ANIMALI - "Mi piacciono i cani, ma in famiglia non abbiamo mai avuto animali".
SCAMACCA - "Ha tecnica e forza fisica, ha tutto per giocare in A".
SERIE TV - "Narcos quella che mi è piaciuta di più, non male anche Vis a Vis e El Chapo".
FIDANZATA- "In questo momento di quarantena mi sono reso conto che era il momento giusto per avere una persona al mio fianco. Guardo molto l'aspetto fisico, ma dev'essere bella sveglia. Diciamo che mi sto frequentando con una ragazza. È la prima volta che lo dico pubblicamente...".
GIGIO DONNARUMMA - "Abbiamo un ottimo rapporto, siamo praticamente cresciuti assieme. Anche Mirante mi è stato vicino durante l'infortunio con messaggi di incoraggiamento".
PUNIZIONI- "È una bella lotta con mio fratello a chi le tira meglio. Anche lui le calcia molto bene. A fine allenamento invece ci sfidiamo con Giaccherini".
SIPARIETTO SULLE PUNIZIONI TRA I FRATELLI ESPOSITO - In chiusura di diretta interviene Sebastiano Esposito che punzecchia il fratello Salvatore: "Ultimamente deve aggiustare la mira sulle punizioni" attacca l'interista, "Senti chi parla" ha risposto il clivense. Risate e l'appuntamento post diretta on line per una sfida a FIFA. Chissa chi vincerà alla Play...