Pro Patria, Gaudenzi: "Non è ancora finita, pensiamo positivo"
Dopo il pari per 2-2 in rimonta, il tecnico della Pro Patria Gianluca Gaudenzi non si fascia la testa, ma cerca di pensare positivo: «Volevamo la vittoria e non ci siamo riusciti, ma non tutto è perduto, abbiamo ancora novanta minuti a disposizione e cercheremo il successo. Voglio guardare nel modo giusto al futuro e andremo a Crema con il coltello fra i denti. La squadra secondo me ha retto bene fisicamente, siamo forse stati penalizzati da un rigore un po' generoso e un gol nato da circostanze sfortunate. Posso dire che le percentuali ora sono cinquantuno per cento a favore loro e quarantanove per noi».
Claudio Rastelli, mister del Pergo, ammette la difficile partenza dei suoi, ma non vuole esultare prima del tempo: «Abbiamo probabilmente sbagliato l'impatto sulla gara concedendo loro troppo spazio e non attaccandoli nel modo giusto. Li abbiamo aspettati in maniera remissiva e subendoli, siamo stati bravi a reagire e a trovare il gol nel momento giusto. Avevamo messo in preventivo di alzare i ritmi l'ultima mezz'ora per evitare di cuocere con questo caldo, ma abbiamo sbagliato ad essere troppo remissivi, fortunatamente ce ne siamo accorti in tempo. ».
Vuole ancora tenere vive le speranze di salvezza il piccolo fantasista della Pro Vincenzino Sarno, che a fine gara commenta: «Quest'anno non abbiamo ma vinto in trasferta e c'è sempre una prima volta nella vita, speriamo che per noi arrivi la prossima settimana». Un po' più amaro il pensiero di Pivotto, che spiega le circostanze del secondo gol: «Purtroppo la palla dopo il rimpallo della difesa ha preso un giro strano che non siamo riusciti a leggere nel modo giusto; Giambruno ha fatto un passo pensando di uscire, poi è rientrato e noi siamo rimasti spiazzati».
Molto più contento il bomber del Pergo Giuseppe Le Noci: «Mi è piaciuta molto la reazione della squadra, siamo riusciti a risalire in sella in tempo e pareggiare i conti in tempo. Ora andiamo a casa e ci prepareremo al meglio per il ritorno, sarà una battaglia, lo sappiamo già e cercheremo di “armarci” al meglio».