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Quando il tempo è tiranno. Di che futuro parliamo?
Oggi alle 00:00Editoriale
di Lorenzo Portanova
per Tuttosalernitana.com

Quando il tempo è tiranno. Di che futuro parliamo?

A cura di Claudia Marrone

Essere ottimisti, adesso, viene proprio difficile, sono sincera. E inizio questo nuovo anno intanto scusandomi con voi se non vi ho neppure fatto gli auguri di buon anno in avvio di editoriale, rimedio in immediato, ma la situazione granata non è andata migliorando nelle settimane nelle quali non mi avete sentita (o meglio, letta). 

Il nuovo corso targato Breda-Valentini è da poco iniziato, e sono ben consapevole che servirà tempo per raddrizzare una situazione - come è fisiologico che sia -, ma quello che mi preme capire è: il tempo, c'è davvero? Non per colpa dei nuovi arrivati, ma forse neppure troppo per colpa di chi li ha preceduti (a mio avviso Petrachi ha pagato più di quanto avrebbe dovuto), ma proprio per i cosiddetti "dati alla mano". Perché parliamoci chiaro, quando si è in vetta e quando si è in fondo alla classifica... anche il dato spazio-temporale è ben diverso: Sassuolo, Pisa e Spezia possono tranquillamente vedere il campionato ancora come lungo e dire che non hanno fatto niente, ma quando si naviga in acque agitate, per me, il discorso cambia. Alla 21ª giornata non si guarda al futuro con il credo di "tante partite davanti", ma con il dire che i punti in palio sono sempre meno e le gare da giocare pure: quindi occorre agire, quanto prima. Prospettive, è vero, ma fanno la differenza. E non può certo bastare una prestazione decente a far respirare, perché ora servono i punti, non il bel gioco (per così dire). 

Così come i programmi futuro. Si può dire quanto ci pare che la salvezza deve arrivare, ed è vero che DEVE arrivare, ma un piano B (che spero non sia C), esiste? C'è un paracadute in caso di progettualità totalmente fallimentare? Perché io, sempre nell'ottica delle meno gare da giocare, penso anche a questo. A quale futuro potrebbe toccare ai granata se le cose non andassero come DEVONO. 
A livello comunicativo, da parte del club, è forse ora giusto non parlare di questo aspetto, ma non importa ne parlino, l'importante è che abbiano qualcosa di effettivamente concreto. E perdonatemi, non voglio fare l'uccellaccio del malaugurio, ma guardare in faccia a una possibile realtà. Con le domande che, mi rendo conto, sono ogni anno le stesse...