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Favola San Marino, Cevoli: "Abituati a perdere. Abbiamo cambiato la mentalità"
Vent'anni di attesa per tornare a vincere una partita, poi ne arrivano due nel giro di due mesi e la vittoria del proprio raggruppamento. Il 18 novembre 2024 è la data in cui la nazionale di San Marino ha fatto la storia: l'1-3 contro il Liechtenstein regala alla selezione di Roberto Cevoli l'incredibile promozione in Lega C di UEFA Nations League, uno scenario difficilmente ipotizzabile per quella che è la nazione, ranking FIFA alla mano, più debole al mondo.
Un percorso di rinascita che ha preso il via nel dicembre 2023 con la nomina di Roberto Cevoli a commissario tecnico. Classe 1968, nato a Rimini e con una carriera di buon livello alle spalle nei campi della Serie C, il nuovo Titano fra i Titani ha raccontato questa pagina di storia ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com. "Quando sono arrivato - racconta in esclusiva - ho trovato un gruppo di ragazzi demoralizzati, abituati alla sconfitta. Ed è questo il problema maggiore che abbiamo dovuto superare. Io e il mio staff abbiamo lavorato sulla testa dei giocatori per convincerli che, facendo determinate cose, avrebbero potuto davvero giocarsela alla pari con tutte le Nazionali del nostro raggruppamento".
I risultati direi che dimostrano la bontà di quanto fatto.
"Hanno seguito ciò che gli dicevamo, ma non ci dobbiamo fermare ai soli risultati. Perché sono state importanti anche le prestazioni che hanno fatto. In ogni occasione".
Quanto è stato utile per lei avere nella rosa a disposizione anche calciatori che conoscano il calcio professionistico italiano come Fabbri dell'Olbia, Nanni della Torres o i gemelli Benvenuti, perni centrali del Sassuolo Primavera?
"Molto perché anche se si tratta di giovani hanno già una mentalità da professionisti: una cosa, questa, che non hanno tutti visto che molti dei miei calciatori hanno come occupazione primaria altri lavori e che spesso si adoperano in strutture non alll'atlezza".
Qual è, secondo lei, il prossimo step da fare in questo nuovo percorso intrapreso dalla Nazionale di San Marino?
"Lo step da fare è sempre lo stesso da quando sono arrivato: affrontare la prossima gara in programma. Senza pensare ad altro. Abbiamo una squadra ricchissima di giovani, compresi alcuni 2006, ma non solo. Nelle Nazionali minori ci sono già alcuni 2008 e 2009 che spingono".
Di questi giovani talenti quali sono da tenere sotto osservazione?
"Senza dubbio i gemelli Benvenuti che, non a caso, militano in un club come il Sassuolo da sempre attento ai giovani. E poi voglio citare Nicolas Giacopetti, un attaccante 2006 della San Marico Academy".
Chiudiamo con un frame, quello più importante. Quello che le ha fatto capire che avreste davvero centrato la promozione in Nations League?
"È chiaro nella mia testa ed legato all'1-1 contro Gibilterra che ha preceduto la vittoria di ieri Liechtenstein. Siamo andati sotto molto presto per un rigore realizzato, ma la squadra è stata in partita, non ha mollato e ha meritato il pareggio arrivato al 92' con Nanni".
Dalla 'sua' Serie C, intanto, le sono arrivarti i complimenti social dal Renate.
"Questa società mi è rimasta nel cuore dopo due ottime annate. Il club mi vuole ancora bene e lo dimostrano. Mi ha fatto un grande piacere anche perché dal presidente, passando da Crippa, Magoni e tutto il club sono una società seria che si merita solo cose belle".
Un percorso di rinascita che ha preso il via nel dicembre 2023 con la nomina di Roberto Cevoli a commissario tecnico. Classe 1968, nato a Rimini e con una carriera di buon livello alle spalle nei campi della Serie C, il nuovo Titano fra i Titani ha raccontato questa pagina di storia ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com. "Quando sono arrivato - racconta in esclusiva - ho trovato un gruppo di ragazzi demoralizzati, abituati alla sconfitta. Ed è questo il problema maggiore che abbiamo dovuto superare. Io e il mio staff abbiamo lavorato sulla testa dei giocatori per convincerli che, facendo determinate cose, avrebbero potuto davvero giocarsela alla pari con tutte le Nazionali del nostro raggruppamento".
I risultati direi che dimostrano la bontà di quanto fatto.
"Hanno seguito ciò che gli dicevamo, ma non ci dobbiamo fermare ai soli risultati. Perché sono state importanti anche le prestazioni che hanno fatto. In ogni occasione".
Quanto è stato utile per lei avere nella rosa a disposizione anche calciatori che conoscano il calcio professionistico italiano come Fabbri dell'Olbia, Nanni della Torres o i gemelli Benvenuti, perni centrali del Sassuolo Primavera?
"Molto perché anche se si tratta di giovani hanno già una mentalità da professionisti: una cosa, questa, che non hanno tutti visto che molti dei miei calciatori hanno come occupazione primaria altri lavori e che spesso si adoperano in strutture non alll'atlezza".
Qual è, secondo lei, il prossimo step da fare in questo nuovo percorso intrapreso dalla Nazionale di San Marino?
"Lo step da fare è sempre lo stesso da quando sono arrivato: affrontare la prossima gara in programma. Senza pensare ad altro. Abbiamo una squadra ricchissima di giovani, compresi alcuni 2006, ma non solo. Nelle Nazionali minori ci sono già alcuni 2008 e 2009 che spingono".
Di questi giovani talenti quali sono da tenere sotto osservazione?
"Senza dubbio i gemelli Benvenuti che, non a caso, militano in un club come il Sassuolo da sempre attento ai giovani. E poi voglio citare Nicolas Giacopetti, un attaccante 2006 della San Marico Academy".
Chiudiamo con un frame, quello più importante. Quello che le ha fatto capire che avreste davvero centrato la promozione in Nations League?
"È chiaro nella mia testa ed legato all'1-1 contro Gibilterra che ha preceduto la vittoria di ieri Liechtenstein. Siamo andati sotto molto presto per un rigore realizzato, ma la squadra è stata in partita, non ha mollato e ha meritato il pareggio arrivato al 92' con Nanni".
Dalla 'sua' Serie C, intanto, le sono arrivarti i complimenti social dal Renate.
"Questa società mi è rimasta nel cuore dopo due ottime annate. Il club mi vuole ancora bene e lo dimostrano. Mi ha fatto un grande piacere anche perché dal presidente, passando da Crippa, Magoni e tutto il club sono una società seria che si merita solo cose belle".
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