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Triestina, mister Salvioni non si rassegna

Triestina, mister Salvioni non si rassegnaTuttoB.com
© foto di Federico De Luca
mercoledì 30 marzo 2011, 15:31Triestina
di Marco Orrù
fonte Il Piccolo
Il nostro limite? Non riusciamo a pungere contro chi si è sulla difensiva"

TRIESTE Sandro Salvioni ci crede ancora. Lo ha detto subito dopo la partita con il Frosinone, lo ribadisce anche a mente fredda, anche se è consapevole che in quest'ultima tranche di torneo dovranno arrivare più vittorie di quelle che gli alabardati sono riusciti a ottenere finora in tutto il campionato. Nell'analisi della gara con i ciociari, il tecnico ammette implicitamente anche delle colpe, ma non vuol sentire parlare di una Triestina scesa in campo senza la necessaria vis agonistica. Sono stati più che altro motivi tecnico-tattici a bloccare l'Unione per trequarti gara. Adesso, a partire dalla sua Bergamo, Salvioni vuol provare a risalire la china.

Salvioni, ma perché nelle partite decisive questa squadra non tira fuori dal primo minuto la rabbia che si è vista nell'ultimo quarto d'ora?

Stavolta secondo me non è mancata la determinazione, è stata una partita diversa da quella col Piacenza. Io ho visto i ragazzi già prima della partita convinti e con la rabbia giusta. Piuttosto il nostro motivo delle difficoltà iniziali è stato un altro, loro sono stati bravi a non farci giocare. Abbiamo sbagliato molto, ma ripeto, la rabbia giusta c'era.

E allora qual è la causa dei problemi iniziali?

Purtroppo è un nostro cronico difetto quello di non riuscire a far bene contro squadre che si difendono. Avevo pensato di cercare di risolvere il problema inserendo Bariti, che per me ha fatto comunque una buona gara: volevo insomma cercare di dare velocità e intensità visto che loro erano alti e lenti.

Ma loro invece del 4-3-3 hanno fatto il 4-5-1, perfino Baclet pressava i nostri centrali e in più ci hanno messo in crisi sul piano fisico.

Conosco il loro allenatore e pensavo giocasse a viso aperto, ma non è stato così.

Anche nel primo tempo però avete tentato quasi sempre solo lanci lunghi.

Nel primo tempo non riuscivamo a tenere su la palla e ad alzarci con la squadra. Loro erano bravi a essere corti e pungenti nelle ripartenze, ma davanti non ci permettevano di giocare e allora ho dovuto inserire giocatori più forti fisicamente: servivano attaccanti più prestanti continuando con questi lanci lunghi. Per capirci, anche se non fossimo passati in svantaggio, Godeas sarebbe comunque entrato subito nella ripresa. Certo se poi dietro continuiamo a prendere gol incredibili, è ovvio che si fa dura.

Lei ha detto di crederci ancora: ma una squadra che finora ha vinto solo 5 volte, come fa a ottenerne almeno altrettante nelle ultime partite?

Dobbiamo farlo. Punto e basta. Proprio perché ne abbiamo vinto poche finora, dobbiamo vincerne tante da adesso in poi. Anche perché quando giochiamo, la squadra ha tutte le possibilità per farcela: ricordo che abbiamo disputato partite da 8 in pagella come quella con il Varese, ma poi quando le squadre si difendono facciamo fatica.

Cosa le dà tanta fiducia per le prossime partite?

Intanto mi rincuora che adesso ci tocca una serie di incontri in cui sono le altre a dover fare la partita, così noi possiamo aspettare e ripartire, che certamente è la cosa che ci riesce meglio. E poi mi conforta il parere di tanti, soprattutto dei colleghi che ho incontrato proprio lunedì a Coverciano.

Chiunque ha visto giocare la Triestina mi chiede come fate a essere ultimi in classifica. Ora si va in casa della capolista Atalanta: c'è la speranza di trovare una squadra già appagata da una promozione ormai a portata di mano?

Questo credo proprio di no. Contro di noi vorranno far risultato e basta. Conosco benissimo Colantuono, lui è un martello sul piano del carattere, è bravo a lavorare sulle motivazioni e pretende sempre molto dai suoi giocatori, quindi non credo proprio che la giocheranno in scioltezza. Noi piuttosto dobbiamo contare su quelle che sono le nostre qualità e giocarcela a viso aperto. Del resto in trasferta abbiamo sempre fatto bene e contiamo di farlo anche a Bergamo.