LnV - Il Venezia al Penzo per coronare il sogno Serie A

"Il Venezia al Penzo per coronare il sogno Serie A", titola La Nuova Venezia. 

FINALE PLAYOFF - In uno stadio tutto esaurito, stasera (20.30) la gara di ritorno per la promozione contro la Cremonese. 

Anche i turisti sono stati contagiati dalla febbre dei tifosi arancioneroverdi.  

Vanoli: "Ci manca l'ultima sinfonia. Voglio vedere grande calcio". 

Il sentimento arancioneroverde è incontenibile. In attesa dello scontro decisivo di questa sera, la febbre da playoff registra temperature sempre più alte.

Mancano poche ore: l'entusiasmo è alle stelle e pervade ogni angolo della città. Penzo sold out e vendite ormai chiuse da una settimana. C'è chi non demorde e continua a tentare la fortuna in cerca di un biglietto e chi, ormai rassegnato, non smette di sperare nei maxischermi.

I bar e i pub cittadini sono pronti ad accogliere i tifosi trepidanti. «Giovedì sera c'è stato il pienone, per oggi ci aspettiamo anche il doppio dei clienti», racconta Alessio, uno dei responsabili del Devil's Forest Pub a San Marco, «io purtroppo sarò di turno, ma sbircerò la partita con la coda dell'occhio. Tra un tavolo e l'altro, le urla e i commenti dei tifosi faranno da telecronaca».

Tra le calli, nessuno rinuncia all'ebrezza di uno scatto con il merchandising ufficiale del team. Una reazione che non sorprende: negli ultimi giorni lo store del Venezia Calcio di Rialto è stato invaso da clienti alla disperata ricerca di magliette e sciarpe da sfoggiare allo stadio o da appendere tra le mura casalinghe come segno di buon auspicio. I gadget arancioneroverdi hanno conquistato tutti: anche i "foresti".

Sul Ponte di Rialto due giovani ragazzi tedeschi non si sono tirati indietro all'idea di farsi immortalare con magliette e sciarpe in bella vista. «È la seconda volta che veniamo a Venezia. Vogliamo sostenere la squadra di questa incredibile città», commentano entusiasti. La fibrillazione per la partita ha conquistato anche gli animi dei non veneziani. Anche il campanilismo sembra cadere in nome della solidarietà regionale: «da veneti, di fronte ad una sfida così decisiva, vogliamo supportare la squadra», commenta un gruppo di amici padovani. C'è anche chi il Venezia lo ha sempre seguito da lontano: «finché la squadra ha giocato in Serie A, il mio ragazzo, da patito di calcio, non si è perso una gara», racconta una ragazza venuta in giornata da Ancona per festeggiare un addio al nubilato, «la promozione potrebbe rappresentare l'occasione giusta per ricominciare».

Anche Dorasia, giovane studentessa pugliese fuorisede, domani seguirà la partita in diretta: «Venezia per me è una seconda casa, mi ha adottata fin dal primo giorno. Sostenerla in questa impresa mi sembra il minimo che io possa fare per ringraziarla», commenta. Camerieri e gondolieri (chiamati anche pope) alle prese con i turisti si concedono un momento per la loro squadra del cuore. «Sull'esito non mi sbilancio: vedremo come andrà. La Serie A rimane un sogno, che possa davvero realizzarsi? », si chiede Mario nell'attesa di far salire una coppia in gondola. Come sottolinea Marco, giovane ragazzo veneziano, «la promozione rappresenterebbe il coronamento di un'ottima stagione: una grande competizione per una grande città. Forza Venezia!».