Tra defezioni e... nuovi arrivi. Con la Juve Stabia serve una prova di carattere
Chiuso il calciomercato di gennaio il Bari si prepara alla sfida con la concorrente playoff Juve Stabia di domenica pomeriggio 9 febbraio alle ore 17.15. Le vicende di campo ed extracampo hanno ridisegnato i contorni della rosa disponibile per la trasferta di Castellammare; gli arrivi di Bonfanti, Pereiro e Maggiore, da una parte, e le squalifiche di Maita e Benali costringono Mister Longo a mischiare le carte in tavola per una trasferta che potrebbe risultare cruciale ai fini della classifica finale. Infatti, entrambe le squadre sono a 33 punti e vincere vorrebbe dire allungare su una diretta concorrente.
La situazione in mediana è di assoluta emergenza. La collaudata coppia di centrocampo Maita-Benali ha rappresentato il fulcro della squadra nella prima parte di campionato e tale mancanza in uno scontro diretto ha un peso specifico non indifferente. In particolare, i due centrocampisti hanno dimostrato di avere quella personalità tanto richiesta dal mister per gestire i momenti cruciali delle partite. Per sopperire a questa (ulteriore) mancanza di leadership Moreno Longo potrebbe subito buttare nella mischia il neoacquisto Giulio Maggiore, a lungo capitano dello Spezia e di sicure qualità tecniche e balistiche. A fianco a lui potrebbe esserci “il professore” Maiello il quale non è stato in questa stagione una pedina fondamentale per Longo, complice anche una condizione fisica ormai calante. L’alternativa potrebbe essere l’arretramento di Bellomo. In ogni caso, tutti e tre i centrocampisti sembrano avere la leadership adatta a questo tipo di trasferta.
I rinforzi arrivati in attacco permettono al mister di poter sperimentare e lanciare i nuovi acquisti. Con Lasagna non ancora in perfette condizioni e Novakovich sicuramente out, la coppia gol del match con il Frosinone, Favilli-Bonfanti, potrebbe essere una soluzione per dar peso all’attacco. Anche l’utilizzo di Gaston Pereiro potrebbe essere importante. L’ormai ex Genoa non ha i 90 minuti ma le sue qualità potrebbero permettere nel secondo tempo di inventare giocate e di “tenere la palla in banca”, qualora si rendesse necessario.